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Meno Tir in autostrada verso Brogeda

- M.M.

Il traffico pesante sull’Autostrada dei Laghi è calato del 12,9 per cento tra il 2007 e il 2017. Si è passati, infatti, da una media quotidiana di 14mila mezzi del primo semestre 2007 ai 12mila dello scorso anno. Si è allontanat­o così il ‘traguardo’ di oltre un milione di Tir dalla dogana commercial­e di Chiasso-Brogeda. L’anno più negativo è stato il 2009, con un calo del 15 per cento, coinciso con il periodo più nero della crisi economica mondiale. I dati sono contenuti in uno studio firmato dalla Cgia di Mestre, l’associazio­ne veneta degli artigiani e delle piccole imprese a cui si debbono numerose e ripetute indagini sullo stato di salute dei vari aspetti che interessan­o l’economia italiana. Le cifre fornite in questi giorni hanno fatto scivolare la direttrice che taglia il territorio comasco dal milanese al Canton Ticino al dodicesimo posto in Italia quanto a traffico pesante, perdendo due posizioni. Dallo stesso studio si apprende che il traffico di Tir sull’Autolaghi è di oltre 42mila veicoli, consideran­do anche quelli che entrano in autostrada senza però percorrerl­a sino al confine. In questo caso l’arteria (A9 Milano-Chiasso e A8 Milano-Varese) è la settima in Italia. Ciò significa che la percentual­e di calo maggiore si è registrata sul traffico pesante diretto in Svizzera. Sotto il profilo ambientale può essere giudicato un buon segnale, non altrettant­o si può dire sul piano economico. E a risentirne è pure l’economia comasca, che esprime un migliaio di imprese che gravitano attorno al mondo dell’autotraspo­rto, della logistica e della dogana. Un settore quello dell’autotraspo­rto che segue di pari passo l’andamento negativo dei mezzi pesanti che percorrono soprattutt­o la A9, la dorsale che passa da Brogeda. Il calo dei camion che ogni giorno viaggiano da Milano verso la dogana di Chiasso presenta, però, anche un aspetto positivo. Stando alla dogana italiana, per una questione di costi dagli anni della crisi i mezzi pesanti hanno cominciato a viaggiare a pieno carico. Insomma, il tonnellagg­io è sì calato, ma percentual­mente in misura minore rispetto al numero di autocarri.

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