La canapa legale non fa breccia
I consumatori di quella illegale restano stabili. Ancora in aumento le multe disciplinari
Dal bilancio della Sezione antidroga emerge come i consumatori di canapa illegale restano stabili, nonostante quella ‘light’ sul mercato. Lurati: ‘Le multe disciplinari crescono ancora’.
Il commissario capo della Sezione antidroga Lurati: ‘Dopo il boom iniziale ora il fenomeno della canapa legale si sta stabilizzando’
«La disponibilità di ‘canapa light’ sul mercato non ha fatto diminuire i consumatori di quella illegale, come poteva forse pensare qualcuno. Noi non abbiamo riscontri in tal senso». Così Andrea Lurati, Commissario capo della Sezione antidroga della Polizia cantonale che ieri ha pubblicato il bilancio relativo all’attività 2017. Eloquente il titolo del comunicato inviato alla stampa: “Per l’Antidroga un 2017 fra marijuana e canapa light”. Perché «la canapa è lo stupefacente più consumato in Ticino, come in buona parte d’Europa – annota Lurati –. I nostri dati rispecchiano la realtà». Compreso il continuo aumento delle “multe disciplinari canapa”, una procedura relativamente nuova che permette in determinate circostanze di sanzionare con una multa di 100 franchi il consumo e il possesso fino a 10 grammi di canapa e derivati da parte di maggiorenni. Nel 2017 ne sono state comminate quasi un migliaio, erano state 737 nel 2016. Per quanto attiene invece ai sequestri, sono diminuiti rispetto all’anno precedente sia quelli di marijuana (75 chili intercettati nel 2017, contro i 130 nel 2016) che di piantine illegali (2’369 nel 2017 contro ben 18’000 l’anno precedente). Segno che circola meno droga? «No, direi proprio di no – risponde ancora il responsabile della Sezione –. In generale, vale per tutti i tipi di stupefacenti, le cifre relative ai sequestri vanno sempre relativizzate al contesto». Non dimentichiamo infatti che il Ticino è un cantone di frontiera attraversato dai principali assi ferroviari e stradali tra il nord e il sud dell’Europa, e di conseguenza i sequestri sono riconducibili ad attività criminali esterne ai confini nazionali. Inoltre dipende da come vanno a finire i controlli della polizia... non è detto che si riesca sempre a beccare i furbetti... «Certi anni siamo più bravi, oppure semplicemente più fortunati, e sequestriamo di più – commenta Lurati –. Ci sono poi anni in cui capitano magari dei colpi di 50 chili in autostrada, con droga solo di transito, che ha dunque ben poco a che fare con la nostra realtà. I dati vanno dunque sempre relativizzati». Per le piantine di canapa è un pelo più difficile si tratti di transito... «La differenza del 2016 è da ricondurre al fatto che eravamo intervenuti in un paio di coltivazioni veramente grandi. Verosimilmente gli autori hanno rinunciato a ripiantarle l’anno successivo, o si sono trasferiti altrove...». Il mercato illegale continua a “tirare” insomma, un po’ meno quello legale. «Sì, all’inizio c’è stato un certo boom sia nel numero di piantagioni di ‘canapa light’ che nei consumatori. Ora i numeri si stanno stabilizzando». L’interesse per la canapa a basso tenore di Thc è fiorito con l’arrivo di semi ad alto tenore di Cbd, un altro principio attivo ma considerato legale. «L’interesse è scoppiato in Ticino anche per le condizioni climatiche. A mio parere comunque – conclude Lurati – le potenzialità del mercato restano limitate».