‘Mai più ritardi, lo si deve ai morti’
Anas, Vco, Regione Piemonte e sindaci di Alto Verbano e Valle Vigezzo riuniti ieri a Verbania Il progetto di messa in sicurezza, già finanziato, dimenticato in un cassetto. All’orizzonte, tre anni di lavori, in colpevole ritardo.
Anas, Vco, Regione Piemonte e sindaci di Alto Verbano e Valle Vigezzo seduti allo stesso tavolo ieri a Verbania. Pesa sulle coscienze un progetto di messa in sicurezza già finanziato e mai attuato.
Le persone che transitano su strade regolarmente aperte non possono a loro insaputa continuare a giocare con la ruota della vita. Se passano di lì, è perché c’è chi ha ritenuto che non vi fossero pericoli. Lo hanno sostenuto in molti ieri pomeriggio a Villa Taranto, sede della Prefettura di Verbano-Cusio-Ossola, nel corso dell’affollato incontro promosso dal prefetto Igino Olita per fare il punto della situazione della provinciale 337 Vigezzina, dopo la frana caduta a Meis nel territorio di Re, che domenica scorsa ha ucciso una coppia di ticinesi. Una tragedia giudicata da tutti inaccettabile, perché quanto accaduto il giorno di Pasqua ha sdoganato una bruttissima storia di ordinaria burocrazia. Esisteva già un progetto per la messa in sicurezza della parete rocciosa lunga 5 chilometri sita in territorio di Re, ultimo comune vigezzino prima del confine con il Canton Ticino. Un progetto che prevedeva una spesa di 70 milioni di euro, già finanziati. Cosa è mancato in questi ultimi anni per non passare dalle parole ai fatti lo sta accertando l’inchiesta della Procura di Verbania. E il progetto dimenticato in un cassetto è stato l’argomento maggiormente dibattuto nel corso dell’incontro di ieri alla presenza di una quarantina di persone, fra cui i quattro parlamentari del Vco, il vicepresidente della Regione Piemonte Fausto Reschina, tutti i sindaci dell’Alto Verbano e della Val Vigezzo. Al di là delle parole di circostanza, molto atteso era l’intervento dell’ingegner Dino Vurro, capo compartimentale Anas Italia occidentale: «Dal 2014 al 2017 c’è stato un colpevole buco. Ora non possiamo più permetterci altri ritardi. Lo dobbiamo soprattutto alle vittime della frana di Pasqua. Abbiamo già ripreso in mano il progetto di cui si è parlato l’ultima volta nel 2016. È stata stilata una road map che prevede il progetto esecutivo, la gara europea d’appalto (possono partecipare anche imprese svizzere, ndr), l’assegnazione dei lavori e infine il progetto definitivo. Tutto dovrà avvenire entro la fine del 2019. Se le autorizzazioni ministeriali arriveranno in tempo, i cantieri apriranno nel 2020».
Presente e futuro, nei dettagli
La ‘Regione’, questo progetto, l’ha recuperato: la strada sarà allargata sino a 8 metri e mezzo di carreggiata con tratti a sbalzo. Previsti 2 viadotti e 2 gallerie, interventi sia sul versante roccioso a monte della Vigezzina che sulla parte che si affaccia sulla linea ferroviaria e sul torrente Melezzo. La durata dei lavori è indicata in 3 anni. Questo per il futuro. Un presente di disagi preme, ma trova ottimisti sia Oreste Pastore, sindaco di Re, che il suo collega di Cannobio Giandomenico Albertella: «Per la prima volta è bandita la burocrazia» sostiene Pastore. L’Anas ha fissato i tempi per la riapertura della Vigezzina. Vurro: «Entro una settimana termineranno i lavori di disgaggio sulla parete rocciosa. Quella franata è considerata sicura. Ci sono altri 2 punti
che necessitano di messa in sicurezza. Una volta terminato il disgaggio, si rimuoveranno i massi dalla sede stradale. Tempo permettendo, la strada, seppure a senso unico alternato, riaprirà fra 2-3 settimane», grazie anche allo stanziamento di quasi mezzo milione di euro da parte della Regione Piemonte. Soddisfatto il sindaco di Cannobio: «La riapertura porrà fine al delirio che viviamo quotidianamente, visto che Cannobina e statale del Lago Maggiore sono per i frontalieri l’unica alternativa per andare in Ticino». Per favorirli, è stato potenziato il collegamento ferroviario con una corsa in partenza alle 5.15 da Re con arrivo alle 5.44 a Intragna, ed una in serata da Locarno alle 19.07 con arrivo a Re alle 19.58.