L’importanza della prossimità
La Polizia comunale di Stabio ha presentato il bilancio d’attività dell’anno appena trascorso
Oltre 1’600 ore in pattuglia per i sei agenti del Corpo. Il comandante Crivelli: ‘Siamo un presidio avanzato piccolo, ma importante’.
Un ‘piccolo’ Corpo di polizia strutturato, ma con il suo bel da fare e «i numeri lo dimostrano». Ieri mattina a Stabio, il comandante Angelo Crivelli ha presentato – insieme al capodicastero Sicurezza pubblica Luca Binzoni – il rapporto d’attività del 2017 della locale Polizia comunale. Sei agenti al lavoro tutto l’anno che hanno fatto del «lavoro di prossimità» una missione. Una maniera di operare che, con le varie riorganizzazioni paventate dai piani alti, non sempre viene capita. Il riferimento è alla possibilità di creare un Corpo di polizia unico a livello regionale; argomento motivo di discussioni. Numeri alla mano, come detto, non manca un po’ di «amarezza» per il fatto che il Dipartimento delle istituzioni «non riconosca il lavoro di prossimità» svolto dagli agenti delle Comunali. Insomma, taglia corto il comandante, «non siamo qui tutto il giorno a inseguire i gatti sugli alberi». Già, perché di territorio da coprire, soprattutto per una realtà che si trova al confine – e il 70% di questo è ‘verde’ – ce n’è parecchio. Senza dimenticare «i valichi doganali, la ferrovia, i distributori di benzina, gli uffici cambi e i compro oro, l’estesa zona industriale e il passaggio veicolare di 20mila frontalieri al giorno» rammenta Crivelli. Considerazioni che portano a dire come «un presidio avanzato come il nostro, anche se piccolino, sia importante». A dar manforte a questa tesi vi sono le cifre: 1’635 sono infatti le ore di pattuglia svolte l’anno scorso. Un impegno che ha portato all’allestimento di 107 blocchi stradali e al controllo di 135 persone. Un servizio di prossimità che ha inoltre portato a 65 controlli in merito al rispetto degli orari di chiusura degli esercizi pubblici e 354 per quel che concerne gli enti a rischio. Quest’ultimo, ritenuto un capitolo importante per un paese a ridosso del confine. Per enti a rischio si intende i già citati distributori di benzina e uffici cambi, realtà ben presenti a Stabio, controllati dalla polizia al momento della chiusura serale come deterrente per eventuali malintenzionati. L’unica rapina avvenuta nel 2017, ai danni di un distributore di San Pietro di Stabio, conferma quanto sia importante fornire questo tipo di servizio.
Furti: ‘boom’ di biciclette
Sebbene a livello generale i furti sul territorio di Stabio siano diminuiti, un dato in evidente controtendenza (anche, più in generale, a livello cantonale) c’è: sono i furti di biciclette: diciassette solo nello scorso anno (zero, per contro, nel 2016). Un aumento esponenziale che il comandante attribuisce a due precise bande di criminali specializzate
proprio in questo tipo di furti. Organizzazioni che, però, sono state fortunatamente individuate e fermate. Per il resto, come detto, si assiste a un calo generalizzato: un solo furto con scasso nelle abitazioni (13 l’anno prima) e uno in fabbrica; nessun furto di veicoli a motore (uno nel 2016) e nessun tentato furto
nelle case (contro i sette dell’anno precedente). Anche a Stabio, infine, ci si è occupati di canapa. Da un lato, la piccola inchiesta condotta dagli agenti ha permesso di individuare 9 minorenni in possesso di ‘erba’ e, in seguito al lavoro d’indagine, si è arrivati al fermo del fornitore attivo sul territorio. Dall’altro, si è dato seguito alla segnalazione di una possibile coltivazione illegale dello stupefacente ‘light’. Coltivazione che, a tutti gli effetti, c’era – sono infatti state rinvenute una quarantina di piante – ma che, si è appreso, era stata autorizzata a livello cantonale (senza tuttavia avvisare le autorità comunali).