Novazzano a tu per tu con le aziende
Andare porta a porta in visita alle aziende. Da qualche mese il Municipio di Novazzano ha deciso di conoscere da vicino gli attori economici che operano sul territorio comunale. Non solo, l’obiettivo è anche quello di “capire le problematiche delle aziende”, proponendosi quindi come “interlocutore” diretto. Certo spingendosi fin dove le competenze di un Comune lo permettono. Sta di fatto che gli incontri si sono susseguiti (e continueranno ancora ) e “i colloqui – fa sapere l’esecutivo – sono stati molto proficui e apprezzati anche dagli stessi operatori economici”. Il panorama a Novazzano, del resto, è variegato: “Molte aziende – si spiega a consuntivo – sono attive in un contesto internazionale, con tecnologie e metodi innovativi; altre attività sono orientate più alla nostra regione, ma non per questo sono meno influenzate dalle circostanze economiche generali”. In ogni caso, a rincuorare il Comune c’è il fatto che “lo stato di salute di queste aziende è buono e fa ben sperare per il futuro”. Non a caso tra i fattori che hanno contribuito ad abbattere il disavanzo e aiutato a chiudere i conti del 2017 in rosso di meno di 34mila franchi – a fronte dei 441mila previsti – c’è pure il gettito delle persone giuridiche, in crescita e attestato sui 490mila franchi; mentre le persone fisiche hanno inciso con 3,7 milioni. A dare una buona mano, però, sono state in particolare le sopravvenienze, con 1,3 milioni, e le imposte alla fonte, in totale oltre un milione e mezzo, ovvero ben più dei 900mila franchi ipotizzati a preventivo. Tirate le somme, Novazzano si sente, insomma, ancora saldo e consapevole di poter guardare avanti con positività, “senza però fare il classico ‘passo più lungo della gamba’”. In fondo, le spese sono lievitate leggermente (con 9 milioni e 267mila franchi), ma i ricavi sono tornati a salire, “dopo alcuni anni di decrescita”, oltre i 9 milioni e 233mila franchi. Inoltre, il debito pubblico, di 2,1 milioni, è sceso, anche nel pro capite (con 892 franchi) mantenendosi a un livello “assolutamente invidiabile”. Senza trascurare un capitale proprio superiore a 6,1 milioni. Quanto agli investimenti – per oltre un milione – sono stati inferiori alle previsioni. Tant’è che una serie di opere è stata posticipata di qualche mese, come “l’isolazione fonica della palestra e dell’atrio della scuola elementare, il piano generale della Garbinasca e l’aggiornamento dello studio sull’impianto di teleriscaldamento”. A controbilanciare la contabilità, comunque, entro l’anno ci sarà la vendita di Casa Albisetti, che annuncia un milione in cassa. D.C.