Se la truffa buca la rete online
Cresciute sensibilmente, negli ultimi anni, le truffe informatiche. L’ultimo caso è emerso ieri: colpito il servizio consegna pacchi della Posta. Ecco cosa fare per evitare problemi.
Il web è un posto pieno di risorse, ma anche pieno di insidie, cybercriminali e truffatori si nascondono dietro l’angolo. I siti di compravendita sono come il paese dei balocchi per questi individui, sempre in cerca di una preda da ingannare. Nello scorso gennaio, sulla nota piattaforma ticinese Tutti.ch è stato messo in vendita un tablet. All’annuncio ha risposto una ragazza dal nome Ella Helmersson, a suo dire inglese, dicendo di essere interessata a comprare l’articolo in questione. Una volta trovato un accordo, all’inserzionista è arrivata un’email fittizia dalla banca Hsbc di Londra, in cui era scritto che il pagamento era stato effettuato ma, se il venditore voleva ricevere il versamento, doveva spedire il prodotto e scattare una foto come prova della spedizione. Fortunatamente per l’inserzionista, la truffa è stata sventata, e quando ha chiesto consigli e mostrato l’email, è stata riconosciuta come un tentativo di phishing, un tipo di raggiro effettuato online. Questa truffa si presenta sottoforma di email, solitamente da parte di banche e assicurazioni, spacciata per ufficiale. Come si riconosce? Prima di tutto, controllare se sono presenti errori di grammatica e di ortografia, una banca non manca di professionalità sbagliando a scrivere. Secondo, il modo in cui ci si rivolge al destinatario, di sicuro la banca Hsbc di Londra non esordisce con “caro signor...”. Altro elemento da tenere in considerazione è la pressione, il mittente cercherà di metterti fretta affinché tu faccia quello che vuole, per esempio, altra caratteristica fondamentale, cliccare su link e/o banner presenti nell’email, così da poterti rubare i dati e le password delle carte di credito. Nel caso del nostro inserzionista erano presenti dei banner, che dovrebbero rappresentare lo stato della transazione, altra cosa alquanto sospetta per un’operazione bancaria. Su google il nome ‘Ella Helmersson’ non ha dato nessun risultato e Tutti.ch, da noi contattato, ha precisato che nonostante i filtri e i controlli, può succedere che delle richieste di contatto truffaldine vengano inviate attraverso i formulari di contatto presenti negli annunci pubblicati sul portale.