Riecco Cal, in una domenica folle
Il britannico vince una prova in cui succede di tutto. Lüthi è 17esimo.
Dall’inizio alla fine succede di tutto sotto la pioggia di Rio Hondo, sede del Gran Premio d’Argentina. Dalla partenza ritardata per far mettere a tutti le gomme da asciutto, al ritorno delle scintille in pista tra Marc Marquez e Valentino Rossi che viene speronato dallo spagnolo e finisce a terra. Il pesarese che era sesto chiude diciannovesimo, mentre il campione del mondo sarà penalizzato e retrocesso dalla quinta alla diciottesima posizione. L’episodio ha degli strascichi a fine corsa, con Marquez che – nel tentativo di scusarsi – viene respinto ai box della Yamaha dal clan di Rossi. Tutto ciò alla fine di una gara su pista umida sembrata a tratti surreale. Con la Honda di Cal Crutchlow che – a secco dai successi in Repubblica Ceca e in Australia di due anni fa – si piazza davanti a Johann Zarco (Monster Yamaha Tech3) che raccoglie il quarto podio in carriera. Per la prima volta nelle posizioni che contano c’è anche Alex Rins (Team Suzuki Ecstar).
Il primato va a Marquez: ben tre ‘cartellini gialli’ in ventidue giri...
Dopo lo start surreale di 15 minuti per permettere a tutti di montare le gomme da asciutto (mentre il pilota della Ducati Miller, che aveva anticipato tutti è stato di fatto danneggiato dalla decisione dei direttori di gara che lo fanno così partire davanti a tutti, concedendogli una griglia intera di vantaggio sul resto del gruppo), a Marquez si spegne la moto prima del via e per riprendere la posizione commette un’infrazione, che pagherà dopo. L’avvio dello spagnolo è però indemoniato, infatti riprende Miller e lo supera senza problemi, ma la manovra del via in contromano gli costa il passaggio nella corsia dei box, penalità che sconta al sesto giro. E non è finita: a 5 giri dalla fine il campione del mondo attacca Rossi e lo fa cadere. Per questo subisce un’altra penalizzazione di 30 secondi. Tre ‘cartellini gialli’ in 22 giri: un record. La caduta di Rossi, però, non è l’unica: infatti finisce a terra anche Dani Pedrosa, vittima di un incidente spettacolare nel duello con Zarco, fortunatamente senza conseguenze. La domenica, però, è stata piuttosto movimentata anche per il nostro Tom Lüthi. Che, appena prima di metà gara, si è improvvisamente ritrovato al tredicesimo posto, cominciando così a sognare i suoi primi punti nella classe regina. Tuttavia, nel finale di corsa il bernese ha dovuto cedere il passo a quattro piloti. «Speravo in qualcosa di più, ma nella parte conclusiva della corsa ero davvero un po’ al limite, e ho dovuto spesso lottare duramente con la mia moto» ha rivelato il 31enne dell’Emmental.