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Le lacrime del ‘près’ salutano Tami e lanciano Abascal

Il 28enne andaluso subentrato a Tami dovrà guidare il Lugano alla salvezza: ‘Sono qui perché so che ce la faremo’

- di Sascha Cellina

Guillermo Abascal ha capito subito cosa significa avere a che fare con Angelo Renzetti e con il suo modo così viscerale di vivere il calcio e il suo Lugano. «Scusa se parlo di queste cose, ma a me piace la trasparenz­a», le parole rivolte al nuovo allenatore circa a metà del monologo iniziale con cui il presidente ha in sostanza spiegato come mai accanto a lui sedeva il 28enne andaluso e non più Pier Tami o un altro allenatore (vedi correlati). Poi, però, Abascal si è preso il suo momento. «Innanzitut­to devo ringraziar­e il presidente per la fiducia – ha dichiarato l’ex tecnico del Chiasso, esonerato una settimana prima dal club momò dopo 8 vittorie, 6 pareggi e 14 sconfitte tra campionato e Coppa –. Tra noi c’è stato subito feeling, credo molto nel suo progetto e se sono qui è perché sono convintiss­imo che centreremo la salvezza». Come? «Ho il mio modo di lavorare e di vedere il calcio, che forse è un po’ diverso da quello a cui siete abituati qui in Svizzera. Ho provato a portarlo a Chiasso e proverò a farlo anche qui a Lugano, perché questa rosa si adatta bene al mio tipo di calcio, ha le caratteris­tiche e la qualità per mettere in pratica le mie idee, soprattutt­o a livello offensivo. Innanzitut­to però bisognerà lavorare sulla fiducia della squadra, anche perché per assimilare un determinat­o stile di gioco ci vuole del tempo, e noi non ne abbiamo molto. Vo- glio che i giocatori siano il più convinti possibile, che vadano in campo in ogni partita con la mentalità giusta e con la voglia e l’ambizione di difendere questa maglia e finire la stagione nel modo migliore. I giocatori ci sono, la società ci crede e io sono qua per raccoglier­e questa sfida convinto di poter arrivare bene a fine maggio». L’allenatore formatosi nella cantera del Siviglia – che a Lugano ha portato anche un collaborat­ore per l’analisi video, mentre a sostituire Walter Samuel in qualità di vice sarà Mattia Croci-Torti, come preparator­e atletico tornerà Nicholas Townsend e Marco Padalino, ormai fuori rosa, dovrebbe pure lui entrare a far parte dello staff tecnico –, sarà subito chiamato a fare delle scelte... «Avendo seguito la stagione del Lugano e dopo aver parlato con la dirigenza, mi sono fatto un’idea della situazione, ma sarà importante parlare al gruppo e anche singolarme­nte con ogni elemento per sapere nel dettaglio come stanno. Solo in questo modo potrò capire come trarre il meglio da ogni giocatore e anche su chi potrò contare davvero». A chi ritiene che i soli 28 anni (29 venerdì) di Abascal potrebbero essere un problema, lui risponde che «a parlare sarà il campo. L’età non vince o perde le partite, come non influenzer­à il rapporto con i giocatori. In fondo in Bundesliga ci sono allenatori poco più che trentenni che stanno facendo molto bene, il che dimostra che a contare è solo il lavoro».

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TI-PRESS/PUTZU L’ex Chiasso è il quinto tecnico a dirigere i bianconeri dal ritorno in Super League
 ?? TI-PRESS/PUTZU ?? Un nuovo inizio
TI-PRESS/PUTZU Un nuovo inizio
 ?? TI-PRESS/PUTZU ?? Quando parla di Tami, trattiene a stento le lacrime
TI-PRESS/PUTZU Quando parla di Tami, trattiene a stento le lacrime
 ?? TI-PRESS/PUTZU ?? Il primo allenament­o
TI-PRESS/PUTZU Il primo allenament­o

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