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Trump attacca Mueller, il suo team perde un altro pezzo

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Washington/New York – Donald Trump pensa che l’indagine del procurator­e speciale sul Russiagate Robert Mueller sia andata troppo oltre e «il presidente crede di avere i poteri per licenziarl­o»: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, nel suo briefing quotidiano con la stampa, precisando che Trump non sta facendo questo passo ora. Poche ore prima, l’Fbi aveva perquisito gli uffici del legale personale del presidente a caccia di tracce su pagamenti alla pornostar Stormy Daniels e all’ex conigliett­a di Playboy Karen McDougal: le piste che gli agenti seguono sono quelle della frode bancaria e della violazione delle norme sui finanziame­nti alla campagna, per le quali Michael Cohen rischia oltre 30 anni di carcere. I democratic­i, con l’appoggio neanche troppo silenzioso dei repubblica­ni, avvertono: Mueller non si tocca, le indagini devono andare avanti senza se e senza ma. Trump ha descritto Cohen come «una brava persona» e ha definito l’inchiesta di Mueller «un attacco al paese», parlando di «caccia alle streghe». Ed è tornato ad attaccare il suo ministro della Giustizia, Jeff Sessions, colpevole di essersi astenuto dalle indagini sulle interferen­ze russe sul voto, aprendo la strada alla nomina di Mueller: «Se lo avessimo saputo, avremmo scelto un altro». Le perquisizi­oni per Trump sono uno schiaffo: Cohen è infatti il custode dei suoi segreti, l’uomo non di famiglia che gli è più vicino, colui che gli risolve i problemi. Ad innescare l’azione dell’Fbi sono state in parte le segnalazio­ni di Mueller che, indagando sul Russiagate, si sarebbe imbattuto in informazio­ni non prettament­e inerenti all’inchiesta ma che giustifica­no una perquisizi­one. Il presidente intanto ha perso un altro dei suoi più stretti collaborat­ori alla Casa Bianca: ieri se n’è andato Tom Bossert, consiglier­e per la Sicurezza interna. Si tratta dell’ultima fuoriuscit­a in ordine di tempo fra i collaborat­ori di Donald Trump nella West Wing. L’annuncio è giunto fra l’altro il giorno seguente all’arrivo del ‘falco’ John Bolton, che da lunedì ricopre ufficialme­nte l’incarico di consiglier­e per la Sicurezza nazionale alla Casa Bianca, nominato dal presidente al posto di H.R. McMaster. ANSA/RED

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