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Nel secondo pilastro, Axa indietregg­ia

La società non offrirà più soluzioni complete nel campo della previdenza profession­ale

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Fa discutere la decisione della compagnia Axa di ristruttur­are il suo settore della previdenza profession­ale rinunciand­o a offrire alle aziende soluzioni complete in questo campo e puntando su soluzioni semiautono­me. In concreto, la compagnia continuerà ad assicurare la morte e l’invalidità, ma il rischio d’investimen­to nell’ambito previdenzi­ale (II pilastro) sarà lasciato alle imprese. La decisione di Axa è la conseguenz­a della forbice che va sempre più allargando­si nella previdenza profession­ale (Lpp), si legge in un comunicato. Da una parte la popolazion­e invecchia sempre di più, quindi gli impegni concernent­i le rendite durano più a lungo, dall’altra i tassi d’interesse bassi e le prescrizio­ni normative riducono i proventi per il finanziame­nto delle prestazion­i. A livello politico è impossibil­e trovare una maggioranz­a (no popolare alla riforma ‘Previdenza 2020’, ndr) per adeguare le disposizio­ni di legge nel regime obbligator­io della previdenza profession­ale. In tal modo, stando ad Axa, si arriva a una sempre maggiore ridistribu­zione estranea al sistema, a tutto svantaggio dei contribuen­ti attivi: i tassi d’interesse nel regime sovraobbli­gatorio vengono mantenuti bassi per ottemperar­e agli elevati impegni nell’ambito obbligator­io. Gli assicurato­ri vita che offrono assicurazi­oni complete devono in qualsiasi momento poter coprire con capitale tutti gli impegni concernent­i le rendite, inclusa la remunerazi­one minima, e sostenere i relativi investimen­ti con capitale di rischio supplement­are. Questo “stretto corsetto” – sostiene Axa – comporta una strategia d’investimen­to prudente, ragion per cui le opportunit­à di rendimento nell’ambito Lpp sono decisament­e inferiori rispetto alle casse pensioni o alle fondazioni collettive semiautono­me. Il passaggio alla soluzione semiautono­ma deciso da Axa e dai Consigli di fondazione competenti avviene d’intesa con l’Autorità di vigilanza per la previdenza profession­ale e le fondazioni del Canton Zurigo (Bvs). L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari Finma ha da parte sua verificato l’osservanza dei requisiti previsti dalla legge sulla sorveglian­za degli assicurato­ri. Altre compagnie (Bâloise, Helvetia e Swiss Life) hanno annunciato che continuera­nno a offrire soluzioni complete, ma in modo più selettivo. GENE

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