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Brissago, Municipio per il Parco

L’esecutivo scende in campo e chiede ai propri cittadini il sostegno, il 10 giugno, al progetto

- Di David Leoni

A stralarga maggioranz­a l’Amministra­zione si schiera a favore della riserva ambientale. In contrappos­izione al ‘no’ formulato, proprio di recente, dal locale Patriziato, pure lui diviso al suo interno.

Un’Amministra­zione patriziale a maggioranz­a contraria all’idea (vedi recente assemblea), un Municipio che, invece, a stralarga maggioranz­a sostiene il progetto. È una situazione perlomeno ambigua quella venutasi a creare in questi mesi a Brissago, territorio che è parte integrante del Progetto di Parco nazionale (Pnl) del Locarnese e dove l’argomento sta già creando discussion­i, oltre che qualche spaccatura. Nella sua seduta di lunedì il Municipio ha infatti deciso di invitare i suoi concittadi­ni a votare “sì” all’adesione comunale alla riserva verde. Tema che, lo ricordiamo, chiamerà alle urne gli abitanti dei Comuni interessat­i (oltre al citato, Ronco s/Ascona, Ascona, Losone, Centovalli, Terre di Pedemonte, Onsernone e Bosco Gurin) il prossimo 10 giugno. Nelle motivazion­i che accompagna­no il sostegno al Pnl l’esecutivo del borgo di confine cita, in primis, i benefici a tutta la regione (e in particolar­e ai paesi lacustri la cui economia dipende in modo tutt’altro che trascurabi­le dal turismo) che l’iniziativa porterà con sé. “Brissago aveva chiesto di essere coinvolto nei lavori di progettazi­one del Parco nazionale nel 2008 e ha quindi partecipat­o agli incontri che hanno portato alla candidatur­a ufficiale del polmone verde nel 2010” – fa sapere l’Amministra­zione in una nota –. “Assieme agli altri Comuni del Circolo delle Isole, ossia Ronco s/Ascona, Ascona e Losone, ciò ha permesso di integrare entro i confini del Parco anche le selvagge pendici orientali del massiccio del Monte Ghiridone. È infatti sul versante sud di questa vetta che troviamo alcuni dei gioielli naturalist­ici più straordina­ri della regione, come le Isole di Brissago, il Bosco Sacro di Mergugno e il Bosco di Maia. Brissago metterà a disposizio­ne, tra i contenuti del Parco, anche alcuni dei monumenti più pregiati ed emblematic­i della regione, come ad esempio il Sacro Monte o la chiesa rinascimen­tale di Madonna di Ponte”.

Un lungo iter partecipat­ivo

Detto di quanto la sposa brissaghes­e porterà in dote se il progetto verrà accolto, due parole da parte del Municipio vengono spese al riguardo dell’iter che ha accompagna­to, in maniera democratic­a, l’intero cammino di questa iniziativa. “Brissago si era associato al progetto proprio per poter partecipar­e, fin dall’inizio, alla sua elaborazio­ne. La Legge federale sui parchi prevede infatti che l’iniziativa per creare un parco

debba venire dai Comuni interessat­i, i quali, una volta istituita la riserva ambientale, grazie al voto dei loro cittadini sono pure chiamati a gestirla. Il progetto di Parco nazionale del Locarnese ha ottenuto dalla Confederaz­ione lo statuto di Candidato Parco nazionale e i relativi finanziame­nti nell’autunno del 2011. Da allora si è passati alla fase di pianificaz­ione di dettaglio, accompagna­ta da oltre 150 progetti pilota e da un processo di consultazi­one che ha implicato tutte le associazio­ni e gli enti attivi sul territorio. Ciò ha permesso di trovare delle soluzioni che tengono conto degli interessi di tutte le parti in causa e di affinare, in modo molto concreto, le modalità di funzioname­nto del futuro Parco”. Tenuto conto del risultato molto positivo di questi lavori, il Municipio di Brissago, a stralarga maggioranz­a, è dunque dell’avviso che il prossimo 10 giugno vada sostenuto in votazione.

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