La calma nella tempesta
La direttrice: ‘Il tempo non aiuta, ma non sono preoccupata’. Se continua a piovere, c’è l’ipotesi di giocare fino a lunedì.
Lugano – Fuori sta piovendo l’intera volta del cielo, il programma è andato a gambe all’aria un’altra volta, di riprendere il gioco non se ne parlerà fino a chissà quando, le previsioni del tempo per i prossimi giorni sono tutt’altro che incoraggianti. Ce n’è abbastanza per immaginartela con un diavolo per capello. Al contrario, Geraldine Dondit, oggi più sollecitata del solito, appare di una calma olimpica. «No, non sono preoccupata – afferma alla ‘Regione’ la direttrice del torneo Wta, in corso sui campi dal nome quanto mai beffardo del Tc Lido –. Domenica col tempo bello e mite, sebbene fossero in programma unicamente match di qualificazione, l’affluenza del pubblico è stata molto buona. Se almeno nel weekend tornerà il sereno, sono convinta che sarà un buon torneo». Non siamo ancora lì, tutt’altro: del tabellone principale non s’è disputato neanche un minuto e il maltempo pare aver messo radici in una Lugano quest’anno prefe-
rita a Bienne, sperando anche in un clima che avrebbe potuto contribuire a rendere più accattivante l’evento. «In caso estremo, credo si possa pensare a terminare lunedì» invece di domenica come previsto. «Ma nessuno lo vuole e faremo di tutto per rispettare il programma». Le decisioni da prendere sono innumerevoli, «si spera sempre che siano quelle giuste. Comunque vada, si acquisisce esperienza
che sarà utile in futuro». Lunedì, ad esempio, s’era deciso in corso di giornata di pianificare le partite su cinque campi invece di tre. E cosa vuoi che sia, si potrebbe pensare. E invece, oltre a mettere mano a un programma che prende le fattezze di un rompicapo, «significa impiegare più arbitri, giudici di linea e ballkids di quelli previsti; più volontari per la manutenzione dei campi. Ma anche tirare metri di cavi elettrici per garantire il ‘livescore’». Nubi, nebbia bassa e pioggia a secchiate non promettono nulla di buono nemmeno per le casse. «In effetti no, questo clima non ci aiuta dal punto di vista finanziario». Epperò, chissà se attingendo all’esperienza della giocatrice che fu, Dondit non perde la testa. «Ok finora le condizioni non sono ideali; ma questi sono problemi di relativa importanza, rispetto a ciò che accade nel mondo. Contache si stia in salute; per il resto, una soluzione si trova». Nel tempo di un’intervista è stata avvisata che il suo piatto di pasta era pronto (l’ora del pranzo è peraltro passata da un po’), le è stato fatto cenno che c’è un altro giornalista cui rispondere, le è squillato il cellulare. Riesce a dormire, la direttrice di un torneo? «Non molto. Però – aggiunge con una risata – quando il torneo sarà finito, dormirò tanto».