Le (mezze) verità di Zuckerberg
“Non vendiamo dati agli inserzionisti”
Vero, ma…
Fb raggiunge direttamente gli utenti-target per conto degli inserzionisti, senza cedere loro i dati. Ma utilizza quei dati – età, sesso, localizzazione geografica, preferenze… – a scopo commerciale per conto terzi, con profitti da 40 miliardi di dollari/anno.
“Non puoi avere un account fasullo”
Discutibile
Nonostante i controlli, continuano a presentarsi casi di account legati a identità false, come quelli aperti da agenti russi nel 2016 e una pagina ‘Black Lives Matter’ scoperta solo questa settimana.
“La prima riga dei nostri termini di servizio dice che l’utente controlla e possiede le informazioni e i contenuti che pubblica su Facebook”
Vero, ma…
Quei dati sono comunque usati da Fb a scopo commerciale. E in passato si è prestata poca attenzione ai termini di servizio delle app terze.
“Non credo che abbiamo mai raccolto i contenuti di telefonate”
Vero, ma… Fb ha raccolto altri dati sulle chiamate e sugli sms inviati da chi utilizza la sua app per Android. “Nel 2014 abbiamo effettuato cambiamenti tali che quanto successo con Cambridge Analytica non potrebbe accadere oggi”
Vero Anche se i cambiamenti – che limitano l’accesso ai dati degli utenti da parte degli sviluppatori di app terze – sono divenuti operativi nel 2015. App: “abbiamo sviluppato questa piattaforma per sviluppatori, spiegato alla gente come funzionava e loro hanno acconsentito”
Mica tanto Gli utenti che hanno scaricato il quiz all’origine del furto di dati hanno effettivamente acconsentito ai suoi termini di servizio (in molti casi, verosimilmente, senza leggerli). Ma gli amici di questi utenti, i cui dati sono stati egualmente sottratti, non ne sapevano nulla. In “un’area come la lotta al terrorismo, abbiamo avuto molto successo nello sviluppare strumenti di intelligenza artificiale”
Dipende da cosa si intende per successo. Solo la settimana scorsa il ‘Counter Extremism Project’ ha annunciato di avere identificato diversi profili di estemisti su Fb.