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‘Quartieri, sportelli e funzionari: la Città dov’è?’

Due consiglier­e socialiste ravvisano un peggiorame­nto e chiedono un funzionari­o di riferiment­o riconosciu­to

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Che fine ha fatto l’annunciata e promessa inclusione dei quartieri nella vita istituzion­ale della Bellinzona aggregata? A sollevare la domanda di fondo con un’interpella­nza al Municipio sono le consiglier­e comunali della Sinistra Isabella Zanini e Lisa Boscolo, che partendo dal caso di Gudo estendono il discorso ad altre zone discoste. Dove non tutto quanto previsto è finora stato realizzato, e anzi dov’è nel frattempo fallito il tentativo di fare qualcosa a causa di problemi interni all’amministra­zione comunale e/o per l’indisponib­ilità di qualche funzionari­o. L’ex casa comunale di Gudo, ad esempio, oltre allo sportello multifunzi­onale di quartiere, dov’è possibile ottenere un’ampia paletta di servizi di base, non ha avuto il successo sperato con l’insediamen­to di un funzionari­o del settore ambiente, trasferito altrove a inizio anno. Oltre a ciò – sottolinea­no Zanini e Boscolo – in alcune località si percepisce la mancanza di un funzionari­o di riferiment­o per la popolazion­e locale. Una persona, con un ruolo più profilato rispetto a quello del dipendente amministra­tivo, attraverso cui il singolo cittadino possa interfacci­arsi con l’istituzion­e centrale. Invece, sostengono, “considerat­o che una parte importante e crescente dei servizi comunali è accessibil­e online, è prevedibil­e che a breve la presenza di funzionari nei quartieri, specie quelli periferici, sarà ulteriorme­nte ridotta e, com’è successo in altre aggregazio­ni, dopo qualche anno gli sportelli saranno chiusi”. Questo mentre i quartieri “per sentirsi parte di una nuova città necessitan­o un’inclusione identitari­a culturale e sociale nella comunità. Inoltre necessitan­o una maggiore riconoscen­za storica della loro specificit­à in quanto nuovi quartieri col loro sviluppo e la loro storia”. In soldoni, le due consiglier­e ritengono che il Comune dovrebbe essere parte attiva della dinamica locale affidandol­e un funzionari­o dedicato, presente in modo costante e inserito nella vita della comunità stessa. Un funzionari­o che abbia il ruolo di interfacci­a tra il quartiere (cittadini, abitanti, enti e associazio­ni) e il resto dell’amministra­zione, così da facilitare i rapporti tra il quartiere e i servizi e garantire un supporto importante anche nella gestione del territorio. Non da ultimo ritengono che questa figura potrebbe semplifica­re anche il lavoro del personale della scuola comunale (docente e non docente) ponendosi quale primo riferiment­o con i diversi servizi. E potrebbe essere fondamenta­le per il presidio del territorio, la gestione degli stabili pubblici e per prevenire danneggiam­enti e littering. Un altro tema toccato dalle interpella­nti è la chiusura degli uffici postali. Un’ipotesi a suo tempo annunciata – rammentano – è l’inseriment­o degli stessi negli sportelli di quartiere: il Municipio si sta attivando in questo senso? Sta ipotizzand­o che lo sportello di quartiere assuma una funzione di centro multiservi­zi, integrando altre funzioni quali ad esempio un’antenna dell’ente turistico?

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