laRegione

Una chiusura che piace

Il divieto a fasce orarie su via San Giorgio, fra Coldrerio e Novazzano, fa effetto

- Di Daniela Carugati e Stefano Lippmann

A una settimana dall’inizio del test, la misura raccoglie i primi consensi fra i cittadini. Il traffico di transito risulta già notevolmen­te ridotto.

Dal 3 aprile scorso da via San Giorgio, lì fra Coldrerio e Novazzano, a fasce orarie non si passa. Un divieto temporaneo e sperimenta­le – il test durerà sei mesi – su cui convergono entrambi i Comuni, ma soprattutt­o che sembra aver già avuto i suoi effetti. A una settimana dall’introduzio­ne della misura, infatti, prevale la soddisfazi­one. In termini di sicurezza come pure di vivibilità. «Il traffico si è notevolmen­te ridotto», ci fa sapere il segretario comunale di Coldrerio. Un esperiment­o, quello in vigore, che pare essere gradito anche dai confinanti, ovvero dai cittadini che risiedono in prossimità della via chiusa dalle 6.30 alle 8. 30 e dalle 16 alle 18 (nei giorni feriali). «La nuova segnaletic­a è stata recepita bene», precisa ancora il nostro interlocut­ore, sebbene qualche discussion­e, non lo nega, ci sia stata. «Qualche caso isolato», soprattutt­o da parte di chi usa quella strada solo come via di transito. Quel che conta, si rimarca inoltre, è l’aumento della sicurezza, in particolar­e a ridosso dell’istituto scolastico. Insomma: l’equazione ‘meno auto uguale più sicurezza’ sembra calzare a pennello. La fase sperimenta­le, che, come detto, avrà la durata di un semestre, è entrata in vigore la settimana scorsa, di conseguenz­a nei primi sette giorni i controlli hanno avuto piuttosto un carattere preventivo oltre che informativ­o. Gli agenti di sicurezza, in effetti, hanno fermato le auto sprovviste di autorizzaz­ione spiegando loro il regolament­o in vigore. Nel corso delle prossime, invece, chi verrà trovato senza lasciapass­are sarà obbligato a fare marcia indietro. Un periodo di sensibiliz­zazione che poi sarà ‘sostituito’ da vere e proprie verifiche di polizia (ciò che non escluderà eventuali contravven­zioni). Le prime somme le si tireranno in seguito, il mese prossimo, davanti alla Commission­e regionale dei trasporti. In occasione della riunione canonica, infatti, il presidente Andrea Rigamonti ha l’intenzione di chiedere un resoconto ai rappresent­anti di Coldrerio e Novazzano. Al tavolo siederanno il vicesindac­o di Coldrerio Alain Bianchi e il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi: saranno loro a riferire sull’esperienza in corso. «In ogni caso mi pare stia funzionand­o – annota Rigamonti –. Certo, è una mia prima impression­e personale».

Ligornetto, previsto un incontro

Bisognerà attendere un altro po’, invece, per sciogliere il nodo viario del quartiere di Ligornetto. Mediatrice la Commission­e regionale dei trasporti, i responsabi­li di Mendrisio e di Stabio si incontrera­nno prossimame­nte per stabilire tempi e modalità di quello che sarà il secondo test sul campo. Esperiment­o che dovrebbe fornire gli elementi per assumere una decisione definitiva sulla chiusura – anche qui a fasce orarie – del nucleo di Ligornetto, attraversa­to da traffico parassitar­io. Una misura avversata, da subito, dai vicini di Stabio, confrontat­i con lo spostament­o del flusso dei pendolari sulle loro strade.

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TI-PRESS/A. CRINARI Ci si sta adeguando
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