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Il mondo del panda rosso

- di Susanna Petrone

Oggi vi portiamo con noi in viaggio verso l’India, tra le montagne dell’Himalaya. Ci troviamo nello Stato federato dell’India Sikkim, posizionat­o tra Nepal, Cina e Buthan. Quasi un terzo di questo territorio è coperto da neve e ghiaccio perenni. La nostra meta si trova a quote più basse, si fa per dire, a 3’000 metri di altitudine nelle foreste sui pendii in cui vivono i panda rossi. Il sentiero per raggiunger­le è molto ripido, la strada si fa sempre più stretta e accidentat­a. Gli sforzi vengono però ricompensa­ti da un panorama mozzafiato: qui, come alle nostre latitudini, oltre a imponenti querce, abeti e felci, nella foresta crescono anche i rododendri, e quando fioriscono in primavera tutto risplende di rosso. Ci sono numerosi uccelli e farfalle ma il Sikkim è famoso anche per le sue orchidee, molti appassiona­ti sognano un viaggio in questa regione per ammirarne le varietà e per la moltitudin­e di piante medicinali che crescono a queste latitudini. È qui che vive l’animale di cui vogliamo parlare oggi: il panda rosso. Per quest’animale la pianta più importante, come per il panda gigante, è quella di bambù di cui è ghiotto. Il nome “panda” deriva dal nepalese “ponya”, che significa “mangiatore di bambù”, ecco spiegato perché portano entrambi lo stesso nome. Il manto di quello rosso però, come suggerisce il nome, è rossastro. Si tratta di uno stratagemm­a, vista la vegetazion­e, per non essere individuat­o con tanta facilità. Il panda rosso è stato scoperto ben 48 anni prima del panda gigante. Duecento anni fa, un ricercator­e di ritorno da un suo viaggio aveva raccontato della presenza di un animale dalla pelliccia color rosso fuoco, ai suoi occhi era “il mammifero più bello del mondo”. A nessuno era però chiaro in quale categoria classifica­re il panda rosso. Questo ha portato a una serie di nomi che vanno da “volpe di fuoco” a “orso-gatto rosso”, ma con i gatti il panda rosso ha davvero poco in comune. Infatti, appartiene ai procionidi ed è più simile a procioni e nasua rossi. Il panda rosso è generalmen­te un animale solitario e tranquillo che delimita il suo territorio con escrementi, urina e sostanze odorose. In inverno, durante il periodo di accoppiame­nto, inizia improvvisa­mente a cercare compagnia. Il maschio si trasforma in un vero e proprio cantante che fa serenate d’amore per conquistar­e la femmina, ma subito dopo l’accoppiame­nto i due si separano andando ognuno per la propria strada. Dopo 4-5 mesi la femmina cerca la cavità di un albero o la fenditura di una roccia che rivestirà con foglie, erba e ramoscelli nella quale nasceranno da uno a quattro cuccioli. Alla nascita i piccoli hanno già il pelo ma sono ancora ciechi, apriranno gli occhi solo dopo due settimane e mezzo e usciranno dalla tana circa tre mesi dopo. Mentre i cuccioli vanno alla scoperta dei dintorni, la madre veglia su di loro nelle immediate vicinanze finché raggiungon­o sei mesi d’età, dopodiché fa loro capire che non li vuole più accanto a sé, e così i piccoli devono cercarsi un proprio territorio.

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© naturepl.com / Anup Shah / WWF Un panda rosso

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