Il mondo del panda rosso
Oggi vi portiamo con noi in viaggio verso l’India, tra le montagne dell’Himalaya. Ci troviamo nello Stato federato dell’India Sikkim, posizionato tra Nepal, Cina e Buthan. Quasi un terzo di questo territorio è coperto da neve e ghiaccio perenni. La nostra meta si trova a quote più basse, si fa per dire, a 3’000 metri di altitudine nelle foreste sui pendii in cui vivono i panda rossi. Il sentiero per raggiungerle è molto ripido, la strada si fa sempre più stretta e accidentata. Gli sforzi vengono però ricompensati da un panorama mozzafiato: qui, come alle nostre latitudini, oltre a imponenti querce, abeti e felci, nella foresta crescono anche i rododendri, e quando fioriscono in primavera tutto risplende di rosso. Ci sono numerosi uccelli e farfalle ma il Sikkim è famoso anche per le sue orchidee, molti appassionati sognano un viaggio in questa regione per ammirarne le varietà e per la moltitudine di piante medicinali che crescono a queste latitudini. È qui che vive l’animale di cui vogliamo parlare oggi: il panda rosso. Per quest’animale la pianta più importante, come per il panda gigante, è quella di bambù di cui è ghiotto. Il nome “panda” deriva dal nepalese “ponya”, che significa “mangiatore di bambù”, ecco spiegato perché portano entrambi lo stesso nome. Il manto di quello rosso però, come suggerisce il nome, è rossastro. Si tratta di uno stratagemma, vista la vegetazione, per non essere individuato con tanta facilità. Il panda rosso è stato scoperto ben 48 anni prima del panda gigante. Duecento anni fa, un ricercatore di ritorno da un suo viaggio aveva raccontato della presenza di un animale dalla pelliccia color rosso fuoco, ai suoi occhi era “il mammifero più bello del mondo”. A nessuno era però chiaro in quale categoria classificare il panda rosso. Questo ha portato a una serie di nomi che vanno da “volpe di fuoco” a “orso-gatto rosso”, ma con i gatti il panda rosso ha davvero poco in comune. Infatti, appartiene ai procionidi ed è più simile a procioni e nasua rossi. Il panda rosso è generalmente un animale solitario e tranquillo che delimita il suo territorio con escrementi, urina e sostanze odorose. In inverno, durante il periodo di accoppiamento, inizia improvvisamente a cercare compagnia. Il maschio si trasforma in un vero e proprio cantante che fa serenate d’amore per conquistare la femmina, ma subito dopo l’accoppiamento i due si separano andando ognuno per la propria strada. Dopo 4-5 mesi la femmina cerca la cavità di un albero o la fenditura di una roccia che rivestirà con foglie, erba e ramoscelli nella quale nasceranno da uno a quattro cuccioli. Alla nascita i piccoli hanno già il pelo ma sono ancora ciechi, apriranno gli occhi solo dopo due settimane e mezzo e usciranno dalla tana circa tre mesi dopo. Mentre i cuccioli vanno alla scoperta dei dintorni, la madre veglia su di loro nelle immediate vicinanze finché raggiungono sei mesi d’età, dopodiché fa loro capire che non li vuole più accanto a sé, e così i piccoli devono cercarsi un proprio territorio.