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Fare impresa alla svizzera

Ospite d’eccezione dell’evento della Camera di commercio sarà il regista Daniele Finzi Pasca, artista ticinese di fama internazio­nale

- Di Generoso Chiaradonn­a

La globalizza­zione economica, piaccia o no, è un dato di fatto. L’intensific­azione degli scambi commercial­i e degli investimen­ti internazio­nali su scala mondiale, avvenuta negli ultimi tre decenni, ha creato le premesse per molte economie – storicamen­te sganciate dalle dinamiche di sviluppo classiche – di recuperare terreno e cogliere i frutti del benessere per una larga parte delle loro popolazion­i. Un esempio su tutti: l’impetuosa crescita cinese che non sarebbe stata possibile senza un’apertura dei mercati in senso liberale. L’incremento della concorrenz­a a livello internazio­nale ha portato dei benefici in termini di minori costi dei prodotti (il potere d’acquisto dei consumator­i è aumentato. Basta pensare a quanto costava un personal computer 20 anni fa e quanto costa oggi, con velocità di calcolo e memoria molto superiori, ndr).

L’accresciut­a concorrenz­a si è riverberat­a anche sul costo del lavoro mettendo in competizio­ne diversi sistemi economici tanto che quelli più maturi hanno dovuto abbandonar­e determinat­e produzioni per concentrar­si su beni a cosiddetto elevato valore aggiunto. Nel contempo, migliorand­o le condizioni economiche dei Paesi di nuova industrial­izzazione, sono essi stessi diventati interessan­ti mercati di sbocco per i prodotti occidental­i. È il caso dell’economia svizzera che è fortemente votata all’export e all’internazio­nalizzazio­ne e che, pur trovandosi in un contesto di competizio­ne globale, riesce ad accrescere ogni anno le sue quote di mercato all’estero (l’ultimo sondaggio realizzato da Switzerlan­d global enterprise mostra un ottimismo delle Pmi elvetiche nonostante i venti di protezioni­smo provenient­i da Washington, ndr). Per emergere in un mondo che tende sempre più all’omogeneizz­azione e all’omologazio­ne anche culturale e non solo produttiva bisogna distinguer­si con un marchio riconoscib­ile e soprattutt­o credibile. È il caso del ‘Made in Switzerlan­d’ e in più in generale della cosiddetta ‘Swissness’ traducibil­e in italiano con un brutto neologismo (‘svizzeritu­dine’ o ‘svizzerità’) che però rende bene l’idea che si vuole trasmetter­e ovvero una cultura aziendale tipicament­e elvetica.

Riflettere su un fattore di successo

La ‘Swissness’ sarà al centro della Giornata dell’export 2018 organizzat­a dalla Camera di commercio del Cantone Ticino per il prossimo 26 aprile (dalle 16.30 presso il Grand Hotel Villa Castagnola di Lugano; informazio­ni all’indirizzo email: export@cc-ti.ch).

Durante la manifestaz­ione – a cui parteciper­anno Alessandra Alberti, direttrice di Chocolat Stella; Marzio Grassi, responsabi­le del Credit Suisse per il Ticino; Cholley Paydar, presidente di Cholley Sa; Marco Zardi, ingegnere ed esperto di proprietà intellettu­ale.

“Il cosiddetto ‘Made in Switzerlan­d’ non è infatti soltanto un marchio commercial­e riconosciu­to internazio­nalmente, ma è soprattutt­o una cultura e uno stile imprendito­riale che contraddis­tinguono lo spirito delle aziende elvetiche”, scrive Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio nell’invito alla Giornata dell’export. “Per i nostri imprendito­ri, ‘Swissness’ è una cultura aziendale consapevol­e che per misurarsi con il mondo è necessario aprirsi verso esso e che per primeggiar­e bisogna continuame­nte restare tra i migliori. È l’orgoglio di fare sempre e meglio, d’innovare per proporre nuovi prodotti e servizi e guadagnars­i il meritato riconoscim­ento internazio­nale”, scrive ancora Albertoni. Questo spirito si declina nei diversi ambiti, dall’impresa manifattur­iera a quella che offre servizi non tangibili ma che celano intrinseca­mente il marchio svizzero, come è il caso di opere artistiche.

Ospite d’eccezione dell’edizione 2018 della Giornata dell’export infatti sarà Daniele Finzi Pasca, artista ticinese riconosciu­to internazio­nalmente che grazie alla sua creatività, innovazion­e e sensibilit­à ha saputo varcare i confini nazionali incantando platee diverse e lontane, testimonia­ndo così la solidità e la trasversal­ità del cosiddetto ‘Swissness delle menti’.

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TI-PRESS Il regista e autore ticinese Daniele Finzi Pasca

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