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Architettu­ra e tecnologia al servizio del benessere. E poi c’è il giardino…

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Cos’altro è scaturito dalla collaboraz­ione con la Supsi?

Il rimodellam­ento dei successivi concetti di edificazio­ne, puntando al benessere dell’anziano. Tutti i locali hanno ora le caratteris­tiche di luminosità e trasparenz­a, d’ampiezza e accessibil­ità in autonomia di movimento, di insonorizz­azione e climatizza­zione confortevo­le in tutte le stagioni e di sicurezza e comfort. Le porte scorrevoli, le soglie piane di porte e finestre, anche quelle sui giardini, gli ascensori e le luci con sensori del movimento, la segnaletic­a, i pannelli insonorizz­ati, il mobilio con tessuti ignifughi, la videosorve­glianza nei corridoi, i grandi monitor di comunicazi­one e informazio­ne, sono tutti accorgimen­ti realizzati con molteplici scopi tendenti al mantenimen­to della salute e dell’autonomia e alla ricerca del benessere. Si è voluto abbassare il rischio di cadute, azzerare possibili incendi, orientare e informare le persone, favorire gli incontri e le conversazi­oni, permettend­o grande libertà di movimento interno ed esterno.

Anche esterno?

Il grande giardino dei cinque sensi è ora realizzato al 50 per cento. Un tempo il giardino era per i cappuccini un campo agricolo dal quale trarre sussistenz­a. Vi erano orti, piante da frutta, animali da cortile ecc. Ora il giardino mira a stimolare i sensi delle persone anziane che inevitabil­mente li hanno un poco assopiti. Per il momento sono agibili in un percorso di 250 metri: il giardino degli agrumi, dell’orto, quello tattile, del frutteto e delle palme. Infine la struttura è stata allacciata al teleriscal­damento.

Come vede il futuro in generale delle case per anziani e della Paganini Rè?

Finalmente dal 2017 Bellinzona dispone di sufficient­i posti letto in case anzini. Per la prima volta le persone non sono più in balia della sorte ma possono scegliere più liberament­e quando e in quale struttura desiderano alloggiare. Questo è un ribaltamen­to nel modo di pensare, essere e operare. Le varie strutture potranno e dovranno distinguer­si di più con offerte specifiche e/o per la qualità dei servizi. Quanto a noi, stiamo approfonde­ndo il tema dei progetti di vita per coppie, creando spazi dedicati e un approccio di cura idoneo. Il riscontro è soddisface­nte sia per gli interessat­i che per il personale curante. Contempora­neamente per tutti i collaborat­ori è in atto una formazione sul buon trattament­o e per gli infermieri la formazione in cure palliative. Non da ultimo, intendiamo offrire dei servizi che portino a una maggiore interazion­e con i quartieri adiacenti e la città. Il nostro e il ristorante possono essere frequentat­i anche dai bellinzone­si. Il parco e le sale conferenze saranno luogo di manifestaz­ioni e di eventi d’interesse pubblico.

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