Città, David per municipali professionisti
Municipali professionisti per evitare il rischio del conflitto di interessi. Lo propone con una mozione generica il consigliere comunale di Bellinzona Ronnie David (Verdi). Non è un mistero – scrive David alludendo ad Andrea Bersani – che il vicesindaco attuale, oltre a ricoprire la carica di capodicastero della Sicurezza pubblica, sia il presidente del Cda di una delle maggiori società di sicurezza privata. Questo aspetto pone, a suo dire, delle domande etiche importanti su come sia possibile evitare situazioni passibili di sospetti di conflitto d’interesse nell’esercizio delle funzioni. Pure il ruolo di capodicastero dell’azienda multiservizi potrebbe, a suo dire, porre alcuni interrogativi. Ecco dunque la sua soluzione: solo attraverso l’istituzione di una carica di municipale professionista, adeguatamente retribuita, con il relativo sistema pensionistico, si potrà prospettare concretamente di limitare le possibilità di assumere ruoli nel settore privato e professionale “che possano mettere in crisi la fiducia nei confronti di chi opera per il bene della cosa pubblica”. La mozione è intitolata ‘Contro il conflitto d’interesse ci vuole il Municipale professionista’. Bellinzona, ricorda infatti il consigliere comunale, ha vissuto una “grande aggregazione comunale” che l’ha portata ad essere l’undicesima città svizzera. “La gestione della cosa pubblica in questo senso diventa sicuramente maggiormente impegnativa come pure la gestione del personale della Città di gran lunga oltre i mille dipendenti. In un’epoca in cui la politica vive una fase di credibilità difficile e un senso diffuso di sfiducia da parte dei cittadini, sarebbe importante ed utile che le maggiori cariche istituzionali della Città potessero operare al di sopra di qualsiasi sospetto di conflitto d’interesse che leghi la propria carica pubblica a i loro interessi personali e professionali privati”.
I costi? ‘Da sette si può arrivare a tre’
Per contenere i costi della politica il cocoordinatore dei Verdi del Ticino suggerisce di dare facoltà al Consiglio comunale di decidere di ridurre a cinque o a tre i municipali, così da non aumentare i costi a carico della comunità. Sulle ragioni del ricorso alla mozione, piuttosto che all’emendamento al regolamento comunale, David rileva che un tema come quello del professionismo merita “riflessioni profonde” su cosa significhi fare politica in Città e sulle aspettative rivolte a chi è chiamato a operare all’interno di un esecutivo.