Statale Valle Vigezzo, varianti allo studio
Nonostante le abbondanti piogge di questi giorni, continuano i lavori per mettere in sicurezza la parete rocciosa dalla quale, lo scorso 1° aprile, a Meis, frazione di Re, si è staccata la frana che ha causato la morte di una coppia di coniugi locarnesi. Dall’ultima relazione tecnica dell’Anas è emerso un quadro meno grave e preoccupante. È quanto assicurato dall’ingegner Dino Vutto, responsabile del Coordinamento territoriale alla parlamentare verbanese Mirella Cristina (Forza Italia). L’ingegner Vullo è intervenuto anche sulla proposta avanzata da Oreste Pastore, sindaco di Re, di realizzare una variante tra Dissimo e Ponte Ribellasca, anticipata da ‘La Regione’. Innanzitutto, il capo compartimentale dell’Anas ha osservato che una variante della statale deve avere determinate caratteristiche, per cui la realizzazione richiederebbe non meno di 18 mesi, se invece fosse un bypass temporaneo, ovvero una pista di servizio, il costo di 3 milioni di euro sarebbe eccessivo. Comunque ampia è la disponibilità dell’Anas a vagliare tutte le proposte in grado di contribuire a garantire la sicurezza per coloro che utilizzano la Statale 337 e nello stesso tempo avere una alternativa, seppur temporanea, alla strada internazionale che collega Domodossola a Locarno e conseguentemente alla Ferrovia Vigezzina-Centovalli.
Le precisazioni dell’Anas
In merito all’articolo “Vigezzo, l’Anas: colpevole ritardo, ora basta. Cantieri nel 2020”, pubblicato il 5 aprile 2018 sul nostro sito, l’Anas tiene a precisare che all’incontro dello scorso 5 aprile in Prefettura a Verbania “non è stato fatto alcun riferimento a ‘colpevole ritardo’ relativamente alle procedure avviate per la messa in sicurezza della Statale 337”. Infine, da segnalare che la Regione Piemonte ha stanziato i primi 100mila euro per i lavori urgenti per mettere in sicurezza la parete rocciosa dalla quale si è staccata la frana. Un segnale positivo dell’impegno di tutti i soggetti in campo per arrivare a riaprire la Statale.