Incendio a Chiasso e possibile fuga di sostanze nocive: ‘Nessun rischio per la popolazione’
I diversi campioni ambientali analizzati non hanno riscontrato fibre di amianto. L’assenza di queste, nell’aria, ha inoltre “permesso di escludere possibili esposizioni delle persone a sostanze nocive, a incendio terminato”. Sembra dunque non esserci stato pericolo per gli abitanti attorno a via Soldati a Chiasso svegliati nel cuore della notte, venerdì 2 febbraio, da un incendio che si era propagato in un’azienda che tratta materiali con componenti chimici o derivati. Incendio che, fortunatamente, non aveva causato feriti ma, nelle ore seguenti, era avanzata l’ipotesi che dal tetto – costruito in eternit – sostanze nocive potessero essersi liberate nell’aria. L’esecutivo, rispondendo a un’interrogazione del consigliere comunale Otto Stephani, ha dunque scongiurato ogni pericolo. Si apprende inoltre che la polizia scientifica ha escluso l’origine dolosa delle fiamme. In un contesto più generale, sempre rispondendo alle domande di Stephani, il Municipio ha spiegato che nel catasto della Spaas (Sezione per la protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo) delle aziende con possibile rilevanza ambientale, “figurano sul territorio di Chiasso una settantina di attività industriali e artigianali”. Di queste, quattro “sono sottoposte a controlli regolari mirati”. Questi per verificare “la protezione contro gli incidenti rilevanti, il ritiro e lo stoccaggio di sostanze o rifiuti pericolosi, la verifica e le autorizzazioni di scarico di liquidi nella canalizzazioni o di sostanze nell’aria”.