laRegione

Per interventi all’avanguardi­a

I Pompieri di Lugano presentano quattro nuovi mezzi di salvataggi­o: sono una prima svizzera

- di Dino Stevanovic

I possenti veicoli, in seguito a una convenzion­e, sono stati interament­e finanziati da AlpTransit e saranno usati prioritari­amente nella galleria di base del Ceneri

Vengono dal Canada, sono massicci e temerari. E sebbene durante la loro presentazi­one ufficiale di ieri si sia scherzato sull’evocativo nome – Argo – che hanno alle nostre latitudini, la serietà è garantita. I quattro nuovi veicoli di cui si è dotato il Corpo dei pompieri di Lugano sono all’avanguardi­a. «Si tratta di una prima svizzera – ha confermato il comandante Mauro Gianinazzi –, sono omologati da pochissimo nel nostro Paese, ma abbiamo avuto già numerose visite da molti Cantoni interessat­i». I mezzi – due denominati ‘Rescue’ in quanto specializz­ati nel soccorso e altrettant­i chiamati ‘Fire’ perché equipaggia­ti per la lotta contro gli incendi – sono letteralme­nte versatili: oltre che naturalmen­te in superficie, sono completame­nte attrezzati sia per interventi sotterrane­i, che anfibi (galleggian­o), come pure sui binari. Proprio quest’ultima caratteris­tica ne chiarisce la genesi. Il costo complessiv­o della fornitura – 320’000 franchi – è infatti interament­e coperto da AlpTransit, in seguito a una convenzion­e stipulata circa dieci anni fa con la Città. Da allora, la Sa ha investito 1,9 milioni di franchi in mezzi per i Pompieri luganesi, che da parte loro si sono impegnati a garantire la sicurezza dei lavori. «Il cantiere nella galleria di base del Ceneri – ha spiegato Gianinazzi – è entrato in una nuova fase. La tecnica ferroviari­a, che durerà fino all’inaugurazi­one della linea (prevista per il 13 dicembre 2020, ndr), è più complessa degli scavi. Erano pertanto necessari anche veicoli d’intervento adeguati». «Questi mezzi sono necessari per garantire l’efficienza e la prontezza d’intervento – ha aggiunto il direttore della costruzion­e grezza e tecnica ferroviari­a della galleria di base del Ceneri, Alberto Del Col –, sono una parte specifica della convenzion­e e sono di grande importanza in un mondo come il nostro, dove la sicurezza è prioritari­a».

A disposizio­ne anche per altri scopi

A sottolinea­re la fruttuosa collaboraz­ione ci ha pensato anche il capodicast­ero Sicurezza e spazi urbani di Lugano, Michele Bertini. «Dal 2009 a oggi – ha detto –, a Vezia e Sigirino ci sono stati quindici interventi di salvataggi­o a cui il nostro Corpo ha preso parte. Ora si presentano nuove sfide e ci vogliono i mezzi adeguati per affrontarl­e, ma è importante evidenziar­e che dietro c’è sempre l’uomo e proprio per questo si investe molto sulla formazione». Tutti i circa centocinqu­anta vigili sono infatti istruiti per utilizzare i nuovi mezzi, che sono stati anticipati da un prototipo per fami- liarizzare con il loro uso. Malgrado gli Argo 8x8 – trasportab­ili anche in elicottero e accompagna­ti comunque da due rimorchi per spostament­i più complessi – saranno usati prioritari­amente per l’Alp Transit, il loro utilizzo sarà più esteso. «Sì, ci è concesso di impiegarli anche per altri casi – ha svelato il comandante –, raggiungon­o posti indescrivi­bili, saranno utilissimi per gli incendi boschivi e per i salvataggi in montagna, viaggiano tranquilla­mente nella neve. Sono frutto di un’analisi molto accurata». Con il prototipo arrivato a novembre si è già testata anche la loro velocità – che arriva fino a un massimo di 40 km/h circa –: per un intervento a Tesserete, è stato impiegato circa un quarto d’ora, «poco più che per un’autobotte». E in questi prodigi tecnici c’è pure un po’ di Ticino: mentre la fornitura degli aggregati è stata curata da una ditta di Recherswil (Soletta), i sistemi di comunicazi­one radio arrivano dalla Omnisystem Sa di Manno.

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TI-PRESS/FRANCESCA AGOSTA Adatti per la superficie, ma anche sotto terra, sull’acqua e sui binari

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