laRegione

Il fascino c’è, un po’ di paura pure

La Svizzera vince il primo test con i bielorussi, ma nel finale deve anche soffrire

-

La Chaux-de-Fonds – La terza volta è quella buona, per la Svizzera di Patrick Fischer. Che dopo aver perso i primi due test premondial­i in Cechia – con una squadra, è bene segnalarlo, più che sperimenta­le – approfitta delle prime due amichevoli ravvicinat­e con la Bielorussi­a (l’altra è in agenda domani sul mezzogiorn­o a Malley) per festeggiar­e il suo primo successo sulla strada che porta ai Mondiali in Danimarca. Ed è un successo ampiamente meritato, da una squadra che per lunghi tratti mostra un volto addirittur­a affascinan­te. Al cospetto di una Bielorussi­a che cerca di rispondere utilizzand­o soprattutt­o il fisico, in un’amichevole piuttosto fisica, caratteriz­zata anche da un paio di scazzottat­e (su tutte quella nell’epilogo del primo periodo, che assegna ben diciotto minuti di penalità ai vari Rossi, Mottet, Kitarov e Pavlovich). In vantaggio di un gol dopo il primo tempo (una rete tutta ticinese, sull’asse Fora-Simion) e poi di tre alla fine del secondo, la Svizzera dimostra però anche di avere ancora lacune sul piano difensivo. «Di positivo c’è soprattutt­o ciò che abbiamo fatto in superiorit­à numerica e nelle situazioni con l’uomo in meno – dice il futuro difensore del Lugano Romain Loeffel, tornato per l’occasione a giocare in quella stessa pista delle Mélèzes che l’aveva visto crescere –. Tuttavia, credo pure che avremmo dovuto gestire meglio le tre reti di vantaggio: buon per noi che la Bielorussi­a non sia riuscita a pareggiare, ma in futuro dovremmo evitare di farci paura da soli». Insomma c’è del lavoro da fare. Intanto però, specie pensando che al puzzle mancano parecchi tasselli, le prime impression­i sono davvero positive.

 ?? KEYSTONE ?? Fora, Simion e compagni festeggian­o il gol dell’1-0
KEYSTONE Fora, Simion e compagni festeggian­o il gol dell’1-0

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland