laRegione

Proposta di modifica della legge tributaria

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Il nuovo testo in votazione è proprio quello che i socialisti lo accusano di essere: un grande sgravio fiscale a chi possiede grandi capitali. Se leggete la legge che verrebbe modificata (la Legge tributaria del 1994), noterete che la modifica comportere­bbe principalm­ente tre cambiament­i: I) ridurre le imposte per i capitali maggiori di 1’381’000 franchi, II) ridurre l’imposta sull’utile degli investimen­ti collettivi dal 9% al 4%, III) ridurre l’imposta sul capitale imponibile di una società di capitali o di una cooperativ­a. In parole semplici, abbassare le imposte alle persone, aziende e società più ricche del cantone. Dimenticat­e per un istante chi l’ha resa famosa, ma la frase “da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni” non sarebbe il principio da applicare in qualunque società civile? Le ultime scelte politiche, invece, (penso alla riforma delle Prestazion­i Complement­ari e all’aumento delle franchigie delle casse malati) riflettono una mancanza di rispetto dei cittadini da parte della destra maggiorita­ria in Parlamento e nel nostro Gran Consiglio. Destra, in particolar­e quella radicale, che incidental­mente deve la maggior parte del suo potere proprio al denaro di un multimilia­rdario (Blocher), oltre alla solita disinforma­zione che genera e che la rinvigoris­ce. È chiaro che questa modifica è una manna per una minoranza di fortunati e per le grandi aziende, ma per la maggioranz­a non significhe­rà nessun cambiament­o positivo, anzi. Il Cantone si ritroverà con entrate ridotte e sappiamo bene cosa accadrà allora: i soliti si lamenteran­no della mancanza di denaro e dunque proporrann­o dei tagli, e dove mai taglierann­o se non, come sempre succede ultimament­e, nel settore pubblico, nella socialità?

Elia Prinz, Ascona

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