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Avvelename­nto degli Skripal, le analisi di Spiez escludereb­bero sostanze in possesso di Mosca

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Mosca – Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha accusato l’Opac di aver omesso “informazio­ni delle conclusion­i degli esperti del laboratori­o di Spiez” sull’avvelename­nto di Salisbury. Il ministro ha però aggiunto che l’Opac smentirà la partecipaz­ione del laboratori­o svizzero alle analisi sul delitto di Salisbury. Lavrov sostiene che la sostanza usata per avvelenare gli Skripal in Gran Bretagna “non sia di tipo Novichok”, bensì “il composto chimico Bz, in dotazione di Stati Uniti, Gran Bretagna e alcuni Paesi Nato”, riportano i media russi. Questa informazio­ne sarebbe stata ottenuta “in condizioni di confidenzi­alità”, forse tramite i servizi segreti, e conterrebb­e dati ottenuti dall’Opac dal centro svizzero di analisi radiologic­a e chimico-biologica di Spiez.

Gli specialist­i svizzeri – secondo Lavrov – avrebbero identifica­to due sostanze tossiche a Salisbury: il gas Bz, non sviluppato in Russia, e l’A234, che però non lascia scampo alle sue vittime.

“Secondo la perizia condotta – ha dichiarato Lavrov – nei campioni sono state scoperte tracce di sostanza tossica Bz e di suoi precursori che si annoverano tra le armi chimiche di seconda categoria, secondo la Convenzion­e per la proibizion­e delle armi chimiche”.

Bz è una sostanza tossica nervina che debilita la persona provvisori­amente, il cui effetto psico-tossico si raggiunge dopo 30-60 minuti e dura fino a quattro giorni. Tale ricetta – prosegue il ministro russo – era in dotazione alle forze armate di Usa, Gran Bretagna ed altri Paesi Nato.

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