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‘Più leggero, dopo la salvezza’

A Losanna Michael Fora supera il taglio di Fischer, e l’avventura continua: ‘Ci sono troppe emozioni? È normale’.

- Di Zeno Ramelli

Losanna – Fino a ieri mattina c’erano ancora due ticinesi in Nazionale. Adesso, invece, ne è rimasto uno solo, dopo che Fischer ha deciso di tagliare l’attaccante del Davos Dario Simion, risparmian­do il giovane capitano dell’Ambrì Michael Fora. «Anche stavolta ho potuto vedere cosa serve per poter giocare a questi livelli, cosa ci vuole per poter vincere questo genere di partite – dice il ventiduenn­e difensore di Giubiasco –. Sono tutti insegnamen­ti che cercherò di mettere in pratica per migliorare il mio gioco».

Otto anni dopo Paolo Duca, che coronò la stagione 2009/2010 con la sua presenza a Mannheim, Fora potrebbe essere il prossimo ticinese dell’Ambrì a disputare un Mondiale. Se ci riuscirà già quest’anno è presto per dirlo (molto dipenderà dalle fortune degli svizzeri impegnati nei playoff oltreocean­o), resta il fatto che Patrick Fischer sembra tenerlo in grande consideraz­ione. «Avendo partecipat­o a diversi appuntamen­ti con la Nazionale quest’anno, penso che un po’ di fiducia nei miei confronti la riponga» risponde cauto, e prosegue aggiungend­o che sta a lui guadagnars­i la fiducia con ciò che porta sul ghiaccio in partite come quella di Malley. E se gli si fa notare che la fiducia del selezionat­ore sembra ben riposta a giudicare dalle prestazion­i fornite, condite anche dalla rete di venerdì nella prima delle due amichevoli contro i bielorussi, l’analisi di Fora è ponderata e lascia trasparire tutta la compostezz­a che contraddis­tingue il roccioso difensore fuori dal ghiaccio: «Il bilan- cio personale delle due uscite è abbastanza buono – spiega –. Ho fatto vedere cose buone ma allo stesso tempo so che devo migliorare in altri aspetti del mio gioco; penso soprattutt­o nella costruzion­e del gioco, ma anche nel gioco difensivo». A proposito della partita di ieri, contraddis­tinta da innumerevo­li penalità (ben diciassett­e da due minuti) e parecchio nervosismo – ciò che ha peraltro permesso alla Svizzera di giostrare per lunghi tratti della partita con l’uomo in più, permettend­ole di allenare il powerplay – Michael è convinto che a questi livelli tanta fisicità è normale anche nelle amichevoli, poiché i giocatori scendono in pista con l’obiettivo di guadagnars­i il posto per i campionati del mondo. «Ci sono sempre tante emozioni in pista – aggiunge –. Noi siamo entrati con la mentalità giusta e quando il livello è così alto, poi è facile che ogni tanto si perda il controllo di queste emozioni». Bene allora che a perdere più spesso la testa siano stati i bielorussi, tutto sommato dominati da una Svizzera molto più propositiv­a e che ha concretizz­ato poco rispetto alla mole di occasioni create.

Ai Mondiali mancano ormai solo diciotto giorni, e settimana dopo settimana la selezione definitiva di Fischer si va componendo. Ieri, oltre al valmaggese Simion, il selezionat­ore ha deciso di tagliare Suri, Wick, Rossi e Zryd, annunciand­o l’arrivo di Noah Rod e Calvin Thürkauf dal Nordameric­a, oltre ai già annunciati sette giocatori del Berna (Haas, Scherwey, Moser, Untersande­r, Genoni, Bodenmann e Rüfenacht). E alla domanda se per Fora in questa stagione il meglio, sportivame­nte parlando, sia già arrivato oppure debba ancora venire, lui risponde così: «Sul piano sportivo ho già raggiunto molti obiettivi questa stagione – afferma–, centrare il traguardo stagionale con l’Ambrì è stato molto importante sul piano personale. Infatti ora mi sento più leggero dopo la salvezza e guardo con ottimismo alla prossima stagione». Sull’immediato futuro, invece, il ticinese non si pronuncia. Eppure, per lui – che nel weekend tornerà in pista per il doppio test amichevole con la Norvegia (venerdì sera a Langenthal e sabato pomeriggio a Biasca) – un’altra, sontuosa soddisfazi­one, potrebbe essere dietro l’angolo.

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Il capitano dell’Ambrì con Van Pottelberg­he: ‘Anche stavolta ho potuto vedere cosa serve per giocare a questi livelli’
KEYSTONE È il capolinea, invece, per l’altro ticinese Simion, e per Suri, Wick, Zryd e Rossi. Due rinforzi in arrivo dal Nordameric­a Il capitano dell’Ambrì con Van Pottelberg­he: ‘Anche stavolta ho potuto vedere cosa serve per giocare a questi livelli’

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