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Centri diurni socio-assistenzi­ali, venerdì saranno aperte le porte di 14 sedi

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Dopodomani venerdì, dalle 9 alle 20, i centri diurni socio-sanitari di Chiasso, Vacallo, Riva San Vitale, Massagno, Caslano, Lugano, Lamone, Giubiasco, Bellinzona, Tenero, Biasca e Faido apriranno le loro porte. Sarà quindi possibile per tutti assistere alle attività che vengono svolte ogni giorno in questi centri, incontrand­o di persona gli operatori e i volontari che ogni giorno si dedicano alla cura degli anziani. I centri, promossi e finanziati dall’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio del Dipartimen­to della sanità e della socialità, hanno altri fondamenta­li obiettivi oltreché il prendersi cura degli anziani sia autonomi sia che hanno bisogno di assistenza. Si preoccupan­o, infatti, di prevenire il loro isolamento sociale, mantenerli se del caso a domicilio, migliorare la loro qualità della vita e della salute, dando sostegno alle persone che vivono da sole ma anche alle coppie di anziani in situazioni di fragilità. Sono centri importanti, perché così si va anche a diminuire il carico psicofisic­o del familiare curante. Nel 2016 le sedi attive nel territorio erano 13, nel frattempo salite di un’unità, e ognuna di queste sedi è stata aperta in media per 251 giorni l’anno. In totale sono state registrate 9mila presenze e l’offerta proposta è stata molto varia. Dalle attività ricreative e di socializza­zione all’attivazion­e e mantenimen­to delle funzioni psicofisic­he e sociali passando, ovviamente, dalla presa in carico di persone con bisogno di assistenza. Che, nel 2016, sono state 402. Il doppio dell’anno precedente.

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