Commissione contraria ai due milioni all’Ats
No, risicato, a una base legale per il finanziamento dell’Agenzia telegrafica svizzera (Ats) di due milioni di franchi, tramite il canone radiotelevisivo. È quanto raccomanda al Consiglio federale per un solo voto di differenza (12 a 11) la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (Ctt-N). La proposta contenuta nel progetto della ministra Doris Leuthard, prevede una modifica dell’Ordinanza sulla radiotelevisione (Ortv), mediante la quale l’agenzia di stampa nazionale – in piena ristrutturazione dopo la fusione con Keystone – dovrebbe ricevere soldi dal canone per garantire la copertura di notizie a livello regionale e locale. Durante la procedura di consultazione, i partiti hanno espresso visioni divergenti su questo sostegno finanziario: a destra si va da un “No” dell’Udc a un “evidentemente sì” del Partito borghese democratico passando da un “piuttosto no” del Plr a un “solo se necessario” del Partito verde liberale. Sinistra e sindacati sono dal canto loro fondamentalmente d’accordo con il finanziamento, purché l’agenzia sia sostenuta nell’ambito di un mandato di prestazioni chiaramente definito. Si tratta di garantire che i fondi siano destinati al mantenimento e allo sviluppo dell’offerta giornalistica e non finiscano nelle tasche degli azionisti, anche stranieri (l’agenzia di stampa Austria Presse Agentur sarà infatti l’azionista di maggioranza dopo la fusione). Sempre nel corso della stessa seduta, la Ctt-N ha raccomandato al governo per 15 voti a 8 di rinunciare alle basi legali che consentirebbero alla Ssr di trasmettere pubblicità mirata a gruppi specifici, ritenendo che quest’ultima non faccia parte del servizio pubblico e che costituirebbe un ingiustificato rafforzamento della Ssr nei confronti degli offerenti privati, hanno indicato ieri in una nota i servizi parlamentari. Questo tipo di pubblicità dovrebbe permettere di compensare le entrate pubblicitarie in calo. Il progetto del Consiglio federale prevede però delle limitazioni, come un massimo di quattro minuti su un totale di dodici, per un’ora di trasmissione.