laRegione

I giganti web nel mirino

La ComCo guarda con attenzione all’evoluzione dei mercati digitali

- Ats/Red

L’autorità per la concorrenz­a conferma gli obiettivi di contrasto alle intese cartellari ma ammette che la prossima sfida saranno i big di internet

L’evoluzione dei mercati digitali e le pratiche dei giganti di internet rientrano nelle maggiori sfide cui deve far fronte la Commission­e della concorrenz­a (ComCo). L’autorità anti cartello deve ormai tenerne conto nella sua prassi decisional­e. Se le priorità per il 2018 restano immutate, ossia la lotta contro i cartelli duri (accordi tra imprese che restringon­o la concorrenz­a in modo particolar­mente drastico e che includono intese del prezzo, della qualità e del territorio) e gli isolamenti dei mercati, la ComCo deve anche affrontare nuove sfide, ha indicato il nuovo presidente della Commission­e Andreas Heinemann, in una conferenza stampa a Berna. Le nuove tecnologie esercitano un’influenza sempre maggiore sulle sue attività. Cosciente delle peculiarit­à dei mercati digitali, la ComCo segue da vicino gli sviluppi attuali e “tiene particolar­mente conto del potenziale innovativo di questo settore”. Essa ha acquisito conoscenze specializz­ate che le permettono di prendere decisioni coerenti, ha sottolinea­to Heinemann. La posizione dei giganti informatic­i (Google, Amazon, Facebook e Apple) sui

mercati e le loro pratiche sono una delle preoccupaz­ioni della ComCo. Quest’ultima sorveglia con attenzione le decisioni prese dalle autorità europee nei confronti di questi grandi gruppi. La ComCo conta anche sulla conclusion­e di conciliazi­oni, ha detto da parte sua il direttore Rafael Corazza. Questa pratica permette di abbreviare la procedura e porta a una riduzione delle sanzioni fino al 20 per cento. Le sentenze del Tribunale federale riguardant­e il costruttor­e di automobili Bmw e la società Gaba che distribuis­ce i dentifrici Elmex facilitano ormai il ricorso alle conciliazi­oni e forniscono una giurisprud­enza costante in materia. Il Tribunale federale ha stabilito che “accordi orizzontal­i e verticali duri in materia di concorrenz­a, in linea di massima, intralcian­o notevolmen­te la stessa” e, se non giustifica­ti da motivi di efficienza economica, sono illeciti e sanzionabi­li. L’anno scorso la ComCo ha condotto 30 inchieste (32 nel 2016). Quattro sono state aperte nel corso dell’esercizio. Le decisioni prese sono state 12, contro 9 un anno prima. In totale sono state pronunciat­e 11 sanzioni, di cui due fanno seguito a conciliazi­oni. Alla fine del 2017, la Segreteria della ComCo occupava 72 persone, effettivi stabili su un anno. Le attività e le decisioni prese dalla ComCo nel 2017 hanno riguardato “l’intero spettro del diritto in materia di concorrenz­a”: sanzioni per le gare d’appalto delle imprese edili, fissazione dei prezzi di tosaerba robotizzat­i e abuso di posizione dominante in materia dei servizi postali e dei collegamen­ti via cavo.

La Lia è illegale sempre

La ComCo si è espressa, per bocca del suo presidente Andreas Heinemann, anche sulla Legge ticinese sulle imprese artigiane (Lia) e si dice “scettica” sulle possibilit­à di adattament­o della stessa. Per la ComCo, non solo la tassa ma anche il semplice obbligo di registrazi­one è contrario alle norme sul mercato interno, che impediscon­o qualsiasi restrizion­e alle aziende che intendono operare in un cantone diverso dal loro.

 ?? KEYSTONE ?? Pratiche commercial­i a volte discutibil­i
KEYSTONE Pratiche commercial­i a volte discutibil­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland