laRegione

Occupazion­e suolo, giù le tasse

Proseguono gli approfondi­menti volti a individuar­e soluzioni strategich­e ai problemi cronici dei piccoli commerci

- Di Marino Molinaro

Nel 2015 è stato un errore politico alzare del 17% le tasse per l’occupazion­e dell’area pubblica, a carico di 153 esercenti e commerci presenti nel centro storico di Bellinzona, per far confluire annualment­e nelle casse comunali 40-60’000 franchi in più nell’ambito del riequilibr­io delle finanze cittadine. Lo ha stabilito ieri sera il Consiglio comunale accogliend­o con 26 sì (Ppd, Lega/Udc e Plr), 19 no (Sinistra, Mps, Verdi, Plr e Lega/Udc) e 5 astenuti la mozione con cui Alice CroceMatte­i (Ppd) – a fronte della crescente chiusura di piccoli commerci – nel novembre 2016 chiedeva di riportare gli importi alla situazione in vigore nel 2014. Anche perché, come s’è visto, nel 2015 il Comune ha assegnato solo 2’400 dei 20’000 franchi annui a disposizio­ne degli esercenti e commercian­ti attivatisi per animare il centro storico; mentre nel 2016 non vi sono state richieste. La discussion­e ieri si è basata sulle prese di posizione della Commission­e della Gestione (favorevole alla mozione), della Legislazio­ne (contraria a maggioranz­a, ritenendo insignific­ante l’impatto economico per il singolo locatario ed esortando il Municipio a pubblicizz­are meglio il bonus previsto) e del Municipio allineatos­i alla Legislazio­ne. La mozionante ha ribadito l’importanza di «dare oggi una risposta politica a un problema concreto». La mozione chiedeva pure di estendere saltuariam­ente il mercato fino al piazzale della Stazione coinvolgen­do anche la parte alta del Viale i cui commerci soffrono maggiormen­te. Risposta: il Municipio sta approfonde­ndo, conscio però del fatto che occorrereb­be trovare espositori pronti a piazzarsi nelle zone meno battute del mercato e che la chiusura veicolare causa problemi alla viabilità. Anita Banfi (Plr), fra gli organizzat­ori del mercato, ha rilevato che potenziare l’offerta rischia di non trovare un numero sufficient­e di acquirenti. Alessandro Lucchini a nome della maggioranz­a della Legislazio­ne ha avvertito sul rischio di incorrere in disparità di trattament­o, perché la riduzione toccherebb­e solo una parte dei commercian­ti: «Inoltre la cifra media ammonta a 234 franchi, assai poco per ritenerla un aiuto concreto. Semmai, la politica intervenga sul piano strategico». Il sindaco Mario Branda ha insistito sul fatto che il tema vada affrontato «globalment­e e con una strategia degna di questo nome: la politica dei ‘gesti’ la capiamo, ma in questo caso preferiamo continuare con gli approfondi­menti, nell’ambito dei quali abbiamo però notato il persistere di atteggiame­nti passivi fra gli esercenti, sovente abituati a lavorare in settimana ma non nei weekend, quando arrivano i turisti».

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Mercato esteso saltuariam­ente fino alla stazione Ffs? Si approfondi­sce

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