Con il Parco tra antichi sentieri e rocce
Primavera, voglia di stare all’aperto e di muoversi nella natura. Grazie anche alle proposte del Candidato Parco nazionale del Locarnese che, lo scorso fine settimana, ha organizzato due interessanti iniziative. Erano almeno una sessantina le persone che domenica si sono avventurate sul rinnovato, e ritrovato, Sentiero del Sole, antica via che un tempo collegava Auressio alle Terre di Pedemonte, oggi di nuovo interamente percorribile anche grazie al sostegno del progetto Parco nazionale del Locarnese che ne ha finanziato parte del recupero. «Ringrazio Giuseppe “Pepo” Poncini qui presente, che è la persona all’origine di questa idea, di questo camminamento che permette di collegare Auressio alle Terre di Pedemonte sempre restando a monte della strada cantonale» ha spiegato il sindaco delle Terre di Pedemonte, Fabrizio Garbani-Nerini, in un breve intervento prima della partenza. «Il suo nome Sentiero del Sole non è casuale: effettivamente è esposto al sole per molte ore, anche d’inverno quando invece nei villaggi l’ombra giunge già nel primo pomeriggio. Quanto facciamo oggi è un piccolo esempio di cosa il Parco può fare: l’idea del sentiero è nata dal territorio (dal gruppo sentieri Terre di Pedemonte) poi è stata finanziata da Comuni, da sostenitori privati e infine anche dal Parco, che ha fornito le risorse mancanti per completarlo, in particolare con la messa in sicurezza del nuovo tratto tra Crato e Gerbi (Monti di Cavigliano); Parco che aiuta anche nella promozione accrescendone la visibilità». Baciata dal sole la “Passeggiata geo-archeologica alla scoperta di alcune rocce e del loro utilizzo” organizzata dalla Scuola nel Bosco di Arcegno in collaborazione con il Parco. La trentina di partecipanti ha seguito sabato pomeriggio il ceramista Marco Mumenthaler nel bosco di Arcegno per scoprire un affascinante mondo fatto di cave, fornaci e incisioni rupestri. Rapito il pubblico che ha visto nel percorso il potenziale per creare un sentiero didattico legato al tema; un progetto di cui esiste già una traccia e che potrebbe diventare realtà nei primi dieci anni di gestione del Parco, qualora fosse approvato in votazione il prossimo 10 giugno.