‘La sicurezza è ottimale’
Mendrisio, la Polizia Regione II ha registrato una diminuzione dei furti con scasso
Il capodicastero Samuel Maffi: ‘Negli ultimi 20-30 anni, dal profilo oggettivo, i numeri non sono mai stati così positivi’. Ma vietato abbassare la guardia.
L’Alto Mendrisiotto si trova in una «situazione ottimale» di sicurezza. Sono queste le parole utilizzate da Samuel Maffi, capodicastero Sicurezza pubblica della Città di Mendrisio, nel presentare i dati relativi all’attività 2017 della Polizia Regione II. Annata durante la quale «è stato confermato il trend della diminuzione del crimine e tutti, dai partner sul territorio ai Comuni convenzionati, devono prendere il giusto merito per questo risultato». Il dato scelto dal capodicastero è l’evoluzione dei furti con scasso, passati da 64 a 34. «Se avessimo considerato anche i furti senza scasso – ammette Maffi – il numero avrebbe registrato un leggero aumento». Il Dicastero ha però scelto di concentrarsi solo sui furti consumati «perché per la popolazione negli ultimi anni il dato più importante per la sicurezza soggettiva è proprio quello dei furti con scasso». Il punto di partenza è chiaro. «Si può sempre cercare di fare meglio – sottolinea ancora il capodicastero –, ma negli ultimi 20-30 anni dal profilo oggettivo della sicurezza, i numeri non sono mai stati così positivi. Questo dimostra che la scelta di considerare quello della sicurezza uno dei temi più importanti ha avuto un riscontro chiaro e netto sui numeri». Raggiunto questo livello, «e senza mai abbassare la guardia», a livello politico occorrerà chinarsi su un altro tema. «Dovremo capire se dopo avere ‘sistemato’ questo settore ci siano altre situazioni sulle quali andare a investire», aggiunge ancora Maffi.
‘Non abbassiamo la guardia’
Nella situazione appena descritta, però, c’è un paradosso. «È quello della sicurezza soggettiva, vale a dire la percezione della popolazione – spiega il comandante della polizia della Città Patrick Roth –. Quando la sicurezza oggettiva è elevata, basta un solo evento per fare sembrare che tutto il castello caschi». Per questo «la guardia deve rimanere alta». Il numero degli interventi e dei servizi complessivi svolti dalla polizia è aumentato, passando da 4’182 a 5’325. «C’è stato un netto aumento degli accertamenti legati alla problematica del controllo abitanti e delle residenze fittizie – aggiunge il comandante –. Uno degli elementi sui quali lavoreremo anche in futuro perché qui possono nascere problematiche criminali ben più importanti». Passando in rassegna l’attività, emerge che le contravvenzioni per inosservanza delle norme alla circolazione stradale sono state 8’694; i rapporti di contravvenzione per inosservanza a regolamenti o ordinanze comunali 9; le contravvenzioni alla Legge sull’ordine pubblico 117 (di cui 75 per accattonaggio) e i controlli radar 10 (205 le infrazioni con una proposta di revoca della licenza di condurre). Gli incidenti sono stati 173, con un aumento di quelli con soli danni materiali. «Nonostante sia sotto pressione – aggiunge il comandante Roth –, la nostra rete è tutto sommato sicura». Per il futuro sono pianificati altri interventi di miglioria nell’ambito della sicurezza viaria, sia per i veicoli sia per pedoni.
Rapine in controtendenza
Dal bilancio emerge però un dato in controtendenza: lo scorso anno sul territorio della Polizia Regione II ci sono state 8 rapine (a fronte dell’episodio singolo del 2016). «Si è trattato di episodi legati per buona parte a bande seriali che hanno colpito stazioni di servizio a pochi metri dal confine – conclude Samuel Maffi –. Grazie ai servizi della Polizia cantonale e all’attività di inchiesta, sembrerebbe che questo gruppo di persone sia stato fermato, e attualmente si trova in detenzione preventiva, e il fenomeno si sia arrestato». Il comandante Roth ha una certezza. «Il dispositivo di sicurezza attuale, composto da tutti gli attori in campo, è efficace». E anche i criminali sembrano essersene accorti. «Le nostre polizie fanno da filtro al punto che potrebbero essere le regioni più a nord ad avere conseguenze nefaste – conclude Patrick Roth –. È infatti possibile che i criminali scavalchino le nostre regioni perché hanno capito che sul nostro territorio la sicurezza è buona».