Ecocentro a Morbio, ‘sarà condiviso e intercomunale’?
Us e Morbio Verde sollecitano il Municipio. Anche perché l’ubicazione è controversa.
Dire rifiuti a Morbio Inferiore significa inevitabilmente evocare il progetto dell’ecocentro. La gestione dell’immondizia quotidiana (e domestica) non passa, infatti, solo dal sacco colorato (peraltro recente, alle spalle due referendum) e dalla prossima tassa cantonale, ma altresì da un servizio efficiente per la raccolta differenziata. E questo è il punto. Anzi, in realtà si tratta di una matassa intricata ancora da sciogliere e che tanto l’Us locale – già autrice nel 2009 di una mozione, “rimasta nei fatti lettera morta” – che Morbio Verde intendono provare a districare. Sia chiaro, il progetto di creare un polo di riferimento per i cittadini del comune è sul tavolo del Municipio da tempo. Di più: il Piano di gestione dei rifiuti comunali allestito nel 2013 indicava l’ecocentro come il “tassello finale” per chiudere il cerchio a livello organizzativo, in attesa del Regolamento per la gestione dei rifiuti entro il giugno del 2019. A essere controversa semmai è l’ubicazione della struttura, immaginata nell’area accanto al Pozzo Polenta. Una scelta che fa discutere non solo sul piano politico – agli occhi dei due gruppi appare come “la meno adatta” –, ma anche cantonale. Nell’esame preliminare che accompagna la variante pianificatoria del comparto Serfontana-Bisio, il Dipartimento del territorio chiede all’esecutivo di valutare un altro luogo, tanto per l’ecocentro che per i magazzini comunali. E qui a Renato Rossini (Us) ed Eric Sciolli (Morbio Verde) sgorgano le prime domande: l’autorità comunale è pronta a rinunciare a costruire il centro in zona Pozzo Polenta? Una via d’uscita, del resto, ci sarebbe. Quella di promuovere un servizio intercomunale. L’intenzione di sondare questa strada, fanno notare i due consiglieri, è già stata manifestata fra le righe del Piano finanziario 2016-2020. Di conseguenza, sollecitano Rossini e Sciolli, il Municipio ha “già preso contatti con altri Comuni al fine di verificare la praticabilità di una soluzione a livello intercomunale”? In sostanza, vi sono accordi in vista? Il primo interlocutore che viene alla mente, d’altro canto, è Chiasso, esplicitano i due consiglieri. Questa collaborazione, ribadiscono, potrebbe essere la risposta “giusta per migliorare il servizio, ottimizzare le risorse (anche finanziarie), risparmiare spazio e riuscire a estendere gli orari di apertura”, oggi limitati nel sentire popolare, si osserva. L’esecutivo di Morbio, però, domandano, ha preso contatto con i vicini per un uso condiviso dell’ecocentro? E con quali risultati? Se ne saprà di più lunedì sera, in occasione del prossimo Consiglio comunale.