Nel flusso di Poestate
Nel ricco e variegato programma del festival letterario, un omaggio al Pride
Un manifesto di un rosa intenso e un motto – “fluxus” – che ben rappresenta la varietà e la diversità degli incontri in programma: così si presenta l’edizione 2018, la ventiduesima, di Poestate, il festival letterario luganese ideato da Armida Demarta che si terrà nel patio del Municipio di Lugano da mercoledì 30 maggio a sabato 2 giugno. Proprio nei giorni del Pride: e infatti parte del programma di Poestate sarà dedicata ai temi della manifestazione per i diritti Lgbt (che sta per ‘lesbiche, gay, bisessuali e transgender’). Il festival letterario è anzi la prima collaborazione del Pride, come ha sottolineato ieri in conferenza stampa Marco Coppola del comitato organizzativo, perché «la cultura è un elemento fondamentale per superare i pregiudizi e sarà un elemento fondamentale del Pride». Avremo quindi, giovedì 31 maggio, un ‘Poetry Pride’, serata di poesia, musica e approfondimento delle tematiche Lgbt con l’artista ticinese Sferico, le voci recitanti Marko Miladinovic e Cristina Zamboni, i solisti dell’Orchestra della Svizzera italiana e, ospite speciale, Francesca Vecchioni, giornalista e scrittrice figlia del cantante Roberto nonché presidente di Diversity, organizzazione no-profit a favore dell’inclusione e contro la discriminazione. Temi che saranno affrontati anche sabato 2 giugno, quando ospite sarà Luxuria, prima persona transgender in Europa a essere eletta in un parlamento. E questa non è che una parte del ricco programma di Poestate 2018 che – scorrendo tra i tanti ospiti e appuntamenti elencati sul sito www.poestate.ch – prevede un omaggio alla poesia catalana con Gilberto Isella, Silvia Aymerich e Pau Joan Hernàndez, un ricordo del fotoreporter Mario Dondero con Jean Olaniszyn e Arminio Sciolli, un omaggio alla scrittrice marxista Anna Seghers con Davide Rossi. E poi ancora Anna Ruchat, Massimo Gezzi, Sergio Roic, Demetrio Vittorini, Marco Fantuzzi, Fabio Merlini, Gerry Mottis, la famiglia Buccella, Guido Grilli… Senza dimenticare gli eventi collaterali, dall’arte alla cucina. In tutto questo affascinante “flusso poetico”, una corrente avversa: la «pessima politica culturale» che in questo cantone «favorisce chi fa parte di un certo entourage», escludendo e ostracizzando gli altri, per dirla con le dure parole pronunciate ieri da Armida Demarta. RED