Costi della salute oltre gli 80 miliardi
Pubblicati i dati provvisori del 2016. Dieci franchi in più al mese a carico delle famiglie.
Da un lato, costi della salute in costante e forte ascesa. Anche perché – lo ha ben spiegato in un’intervista rilasciata mesi fa alla ‘Neue Zürcher Zeitung’ Daniel Scheidegger, presidente dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (Assm) – in questo sistema “ne approfittano in troppi”. Dall’altro, timidi sviluppi – sul piano dell’offerta di prestazioni (le liste di trattamenti da effettuare esclusivamente in regime ambulatoriale stilate da vari Cantoni, ad esempio), così come su quello politico (le recenti iniziative popolari lanciate per contenere il salasso dei premi malattia) – che un domani potrebbero contribuire a frenare l’impennata. E che magari qualche effetto lo stanno addirittura già producendo: stando ai dati provvisori resi noti a fine febbraio dalla ‘Nzz am Sonntag’, nel 2017 i costi a carico dell’assicurazione malattia obbligatoria sarebbero cresciuti del 2,1%, in pratica la metà della media pluriennale (4% circa). Se ciò si rifletterà sui premi di cassa malati per il 2019, è però tutto da vedere. Per ora a disposizione abbiamo soltanto le cifre provvisorie 2016, pubblicate ieri dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Non indicano nulla di nuovo, se non gli ennesimi record negativi: i costi complessivi del sistema sanitario hanno superato la soglia degli 80 miliardi di franchi (80,7), in rialzo del 3,8% rispetto all’anno precedente; per abitante la spesa media è stata di 803 franchi al mese (21 franchi in più rispetto al 2015).
Di questi 803 franchi spesi mensilmente, 286 (+9) sono stati coperti dalle prestazioni dell’assicurazione malattie obbligatoria, 50 franchi (invariato) da altre assicurazioni sociali come l’Avs, l’Ai e l’assicurazione contro gli infortuni, 30 franchi (invariato) da altri enti della sicurezza sociale, nonché da prestazioni sociali legate al bisogno e 53 franchi (+2) dalle assicurazioni complementari, precisa l’Ust in una nota. Lo Stato ha finanziato 139 franchi (-1), altri privati hanno contribuito con 11 franchi (invariato). Le famiglie hanno dovuto sborsare, oltre ai premi assicurativi e alle imposte, l’importo restante di 235 franchi (+10), che comprendeva per la maggior parte prestazioni per case di cura, dentisti e partecipazioni ai costi ambulatoriali e stazionari per l’assicurazione malattie.
Delle spese supplementari totali, pari a 3,0 miliardi, l’81,1% (2,4 miliardi) è imputabile all’aumento dei costi degli ospedali (+1,3 mld), degli istituti medico-sociali (+0,4 mld), degli studi medici (+0,2 mld) e di altri fornitori di cure ambulatoriali (+0,5 mdl). Presentano una crescita al di sotto della media quinquennale studi medici (+1,5%), organizzazioni di prevenzione e sostegno (+0,6%) e fornitori di cure sussidiari (+7,9%). È progredito più della media invece il gruppo degli ‘altri fornitori di cure ambulatoriali’, principalmente Spitex e fisioterapia (+10,4%). Infine, il rapporto tra costi del sistema sanitario e Prodotto interno lordo è salito dall’11,9% al 12,2 per cento.