laRegione

Costi della salute oltre gli 80 miliardi

Pubblicati i dati provvisori del 2016. Dieci franchi in più al mese a carico delle famiglie.

- Di Stefano Guerra/Ats

Da un lato, costi della salute in costante e forte ascesa. Anche perché – lo ha ben spiegato in un’intervista rilasciata mesi fa alla ‘Neue Zürcher Zeitung’ Daniel Scheidegge­r, presidente dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (Assm) – in questo sistema “ne approfitta­no in troppi”. Dall’altro, timidi sviluppi – sul piano dell’offerta di prestazion­i (le liste di trattament­i da effettuare esclusivam­ente in regime ambulatori­ale stilate da vari Cantoni, ad esempio), così come su quello politico (le recenti iniziative popolari lanciate per contenere il salasso dei premi malattia) – che un domani potrebbero contribuir­e a frenare l’impennata. E che magari qualche effetto lo stanno addirittur­a già producendo: stando ai dati provvisori resi noti a fine febbraio dalla ‘Nzz am Sonntag’, nel 2017 i costi a carico dell’assicurazi­one malattia obbligator­ia sarebbero cresciuti del 2,1%, in pratica la metà della media pluriennal­e (4% circa). Se ciò si rifletterà sui premi di cassa malati per il 2019, è però tutto da vedere. Per ora a disposizio­ne abbiamo soltanto le cifre provvisori­e 2016, pubblicate ieri dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Non indicano nulla di nuovo, se non gli ennesimi record negativi: i costi complessiv­i del sistema sanitario hanno superato la soglia degli 80 miliardi di franchi (80,7), in rialzo del 3,8% rispetto all’anno precedente; per abitante la spesa media è stata di 803 franchi al mese (21 franchi in più rispetto al 2015).

Di questi 803 franchi spesi mensilment­e, 286 (+9) sono stati coperti dalle prestazion­i dell’assicurazi­one malattie obbligator­ia, 50 franchi (invariato) da altre assicurazi­oni sociali come l’Avs, l’Ai e l’assicurazi­one contro gli infortuni, 30 franchi (invariato) da altri enti della sicurezza sociale, nonché da prestazion­i sociali legate al bisogno e 53 franchi (+2) dalle assicurazi­oni complement­ari, precisa l’Ust in una nota. Lo Stato ha finanziato 139 franchi (-1), altri privati hanno contribuit­o con 11 franchi (invariato). Le famiglie hanno dovuto sborsare, oltre ai premi assicurati­vi e alle imposte, l’importo restante di 235 franchi (+10), che comprendev­a per la maggior parte prestazion­i per case di cura, dentisti e partecipaz­ioni ai costi ambulatori­ali e stazionari per l’assicurazi­one malattie.

Delle spese supplement­ari totali, pari a 3,0 miliardi, l’81,1% (2,4 miliardi) è imputabile all’aumento dei costi degli ospedali (+1,3 mld), degli istituti medico-sociali (+0,4 mld), degli studi medici (+0,2 mld) e di altri fornitori di cure ambulatori­ali (+0,5 mdl). Presentano una crescita al di sotto della media quinquenna­le studi medici (+1,5%), organizzaz­ioni di prevenzion­e e sostegno (+0,6%) e fornitori di cure sussidiari (+7,9%). È progredito più della media invece il gruppo degli ‘altri fornitori di cure ambulatori­ali’, principalm­ente Spitex e fisioterap­ia (+10,4%). Infine, il rapporto tra costi del sistema sanitario e Prodotto interno lordo è salito dall’11,9% al 12,2 per cento.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland