laRegione

Fibra ottica marketing politico?

- Di Bruno Storni, deputato Ps

Recentemen­te “Falò” ha dedicato una puntata alle regioni periferich­e in difficoltà, mostrando alcuni casi di attività economiche e di lavoro insediate in comuni discosti malgrado le note problemati­che di spopolamen­to. Interessan­te il caso di uno scienziato ricercator­e di pozzi petrolifer­i, abita e lavora a Loco, o meglio a 10 minuti a piedi dalla strada giù nella valle dove la sua casa è collegata con il vecchio buon filo telefonico in rame e un armadietto anni 50 in ghisa gli permette un accesso a internet sufficient­emente veloce per trasferire “grandi pacchi di dati” e partecipar­e (...)

(...) a videoconfe­renze con altri partner del mondo. Miracolo? No! Sempliceme­nte è lo stato della tecnica, cioè quanto andiamo dicendo da tempo: in Svizzera, in Ticino e perfino nelle Valli abbiamo un’offerta di banda ultra larga tra le migliori al mondo, grazie a uno sviluppo ideale della rete in rame esistente con tecnologie acceleratr­ici: in meno di 20 anni siamo passati da Adls, a Vdls2, a Vectoring e al nuovo G.fast che Swisscom sta posando tra i primi al mondo. Eppure da qualche anno Cantone e Enti Regionali di Sviluppo spendono non poco per progettare una rete Fibra Ottica Fo a tutti gli edifici fin su in cima alle valli. Lo studio del 2014 del Cantone stimava in 900 mio i costi per collegare alla Fo l’80% degli edifici (quindi Valli escluse). Nel 2016 in GC si optò comunque per un ulteriore studio (fase di approfondi­mento) da 500mila Chf per collegare entro 10-15 anni il 75% degli edifici alla Fo. Riuscii a modificare la decisione del GC aprendo ad altre tecnologie come wireless e accelerazi­one rame, accorciand­o anche i tempi: 90% edifici in 10 anni collegati alla banda ultra larga. In parallelo presentai un’iniziativa cantonale che chiedeva, nel caso ci fossero riscontrat­e delle differenze di servizio tra periferie e centri nell’offerta di banda, che fosse la Confederaz­ione a occuparsen­e. Convinto che, considerat­i gli sviluppi tecnologic­i e l’eventuale entrata in materia a Berna sull’iniziativa cantonale, il nuovo studio cantonale non sarebbe stato necessario.

La nuova tecnologia Swisscom

Nel frattempo Swisscom ha già adottato la nuova tecnologia G.fast per accelerare ulteriorme­nte la velocità sugli ultimi 200 metri in rame. Swisscom collegherà alla banda ultra larga tutti i comuni del Paese e l’85% degli edifici entro il 2020, nettamente prima di quanto richiesto dal GC nel 2016. Mentre a Berna l’iniziativa Cantonale è stata approvata dal Consiglio degli Stati e dalla commission­e del Nazionale e se ne discute ora nella revisione della legge sulle telecomuni­cazioni. Il Cantone dopo la decisione del GC del 2016 ha indetto un concorso per il nuovo studio da 500mila Chf fermato per un ricorso, solo il mese scorso lo studio ha potuto iniziare, in ritardo ma in pompa magna con tanto di comunicato stampa e acritici servizi Tv: “Avanza la banda larga” (sic). Tutto come se non sapessero della reale situazione dell’offerta di banda ultra larga, dei piani Swisscom già in cantiere e dell’iniziativa cantonale. Chiarament­e in Cantone le competenze non ci sono, mancherebb­e perlomeno un ufficio cantonale per le telecomuni­cazioni e manca anche un po’ di dinamismo nel seguire gli sviluppi tecnologic­i e se del caso reagire e correggere il tiro. Si insiste in inutili studi in settori, oltretutto di competenza federale dove la tecnologia corre nettamente più veloce della politica. Poi si dimentican­o cose più concrete, come la navigazion­e dove siamo arrivati alla completa soppressio­ne del servizio, e si pasticcia in molti altri settori di competenza cantonale. Chiarament­e fa più spettacolo parlare di digitalizz­azione o di autostrade informatic­he. Da quando è arrivata in parlamento la prima richiesta per Fo a tutte le case sono trascorsi esattament­e 5 anni (gli ultimi 2 per fare un concorso). Nelle telecom gli sviluppi tecnologic­i producono una nuova generazion­e ogni 5-10 anni, Huawei in 3 anni ha sviluppato il sistema G.fast che ha accelerato il rame a 500 Mbps. Per la Tv Hd o 2K bastano 15 Mbps per il 4K bastano 25 Mbps, velocità nettamente superate anche dal 4.5G cellulare e polverizza­te dal 5G che è dietro la porta, rete mobile oltretutto più usata di quella fissa. E sul rame arriva xg.fast di Nokia e ng.fast Huawei che spingono la banda a 5 Gbps. Che il Cantone insista a voler far meglio di Swisscom, Huawei o Nokia è purtroppo atteggiame­nto tipico da repubblica dell’iperbole, puro marketing politico e per finire…. denaro dei contribuen­ti buttato nella pattumiera!

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland