SlowUp batte ogni record
Record voleva essere. E record è stato: sono state almeno 42mila – questo indicano i dati provvisori dei conteggi – le persone che nella giornata di ieri hanno partecipato all’ottava edizione di SlowUp, la grande giornata senz’auto che si è svolta lungo il tracciato di 50 chilometri, interamente chiuso al traffico, tra Bellinzona e Locarno. La giornata più estiva che primaverile di ieri, ha portato diverse migliaia di persone in più rispetto allo scorso anno, quando i partecipanti sono stati 35mila, lungo il percorso, caratterizzato anche da 14 apprezzate zone di sosta e animazione. Il bilancio dell’ottava edizione, insomma, non può che essere più che positivo. Il presidente del comitato organizzativo Roberto Schneider si dice «felicissimo per l’enorme affluenza ma soprattutto per lo splendido spirito che ognuno ha avuto nel vivere appieno il percorso». La presenza maggiore è stata quella delle due ruote, ma non sono mancate le persone che hanno coperto la tratta – o parte di essa, essendo sia l’entrata che l’uscita da SlowUp liberi lungo il percorso – con i pattini a rotelle o a piedi, approfittando dell’occasione per conoscere il territorio e le sue caratteristiche ma anche chi sul territorio ci opera. Nella giornata dedicata alla mobilità lenta non è mancata nemmeno la sensibilità ecologica. Stimolati dall’organizzazione di SlowUp, in cinque punti con ristorazione (Bellinzona, Associazione Calcio Bellinzona; Giubiasco, Velo Club Bellinzona; Gerra Piano, Sciavatt e gatt; Piano di Magadino, Unione Contadini e Tenero, Associazione Calcio Tenero) per la terza volta sono state usate stoviglie lavabili: 4’000 piatti e 3’200 bicchieri, che invece di essere gettati al primo impiego, sono stati lavati e riutilizzati almeno altre 200 volte.