Rimproveri dall’alto, critiche dal basso
Strigliati da Blocher & Co., ora presidenti di sezioni Udc se la prendono con i vertici del partito
L’Udc non è in forma. Dopo il successo alle ‘federali’ del 2015 ha mancato votazione su votazione. Salvo rare eccezioni, ha perso seggi negli esecutivi e nei legislativi di cantoni e comuni. Nelle ultime settimane, tre débâcle: alle ‘cantonali’ a Berna e a Ginevra, nonché alle ‘comunali’ zurighesi. E ieri s’è vista soffiare due seggi dal Ps negli esecutivi di Svitto e Arth (Sz). I vertici del partito hanno rimproverato pubblicamente le sezioni (per Christoph Blocher molte sarebbero “quasi addormentate”), richiamandole all’ordine e sollecitando maggior impegno. Ora giunge la replica di queste ultime. “Sarebbe ora che Christoph Blocher si ritirasse definitivamente”, dice Rico Käser, presidente della sezione di Kloten, citato dalla ‘SonntagsZeitung’ in un articolo dal titolo ‘Sollevazione della base contro Blocher e i vertici dell’Udc’. Käser è del parere che “Blocher e il suo entourage siano anch’essi responsabili del cattivo risultato alle elezioni comunali a causa dell’insistenza sui vecchi temi”. Altri presidenti di sezione non hanno digerito le critiche aperte di Blocher, Rösti (presidente del partito nazionale) e Amstutz (ex capogruppo alle Camere federali). Rochus Burtscher, della sezione di Dietikon, parla di “affronto” a coloro che dedicano il loro tempo libero al partito. Per Ueli Kuhn, suo omologo a Illnau-Effretikon, la politica dell’Udc nazionale sarebbe “troppo poco costruttiva”: “Abbiamo bisogno di temi che fanno maggioranza. In tal senso i vertici del partito non sono esenti da colpe”. I rimproveri giunti dai piani alti sono rispediti al mittente anche dal presidente dell’Udc zurighese, Konrad Langhart. E il consigliere nazionale Christian Imark, che presiede la sezione solettese, non usa mezzi termini: “Il pesce comincia sempre a puzzare dalla testa. La direzione ha la responsabilità principale”, dice alla ‘SonntagsZeitung’. Le polemiche in casa Udc hanno trovato spazio anche su altri domenicali. Il ‘SonntagsBlick’ parla di “caccia alle streghe” e di partito in preda alla “paura”. La ‘Nzz am Sonntag’ riferisce della ricerca, da parte della sezione zurighese, di un nuovo responsabile delle campagne elettorali in vista delle (non solo simbolicamente importanti) elezioni cantonali che si terranno la prossima primavera.