La diversificazione come arma di difesa
Capita spesso che quando si verifica la necessità di coprire un portafoglio sia oramai già tardi, tanto che due quesiti si pongono: è questo il momento giusto per effettuare la copertura? È ancora possibile farlo? L’indicatore dell’incertezza sui mercati finanziari è rappresentato dalla volatilità, che in questi ultimi anni è risultata essere a livelli minimi, tanto che ci eravamo quasi dimenticati che i mercati finanziari potessero registrare delle oscillazioni più o meno violente. Eventi come la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e le attese di prossimi aumenti dei tassi d’interesse più o meno probabili a seguito di previsioni rialziste dell’inflazione a livello globale, hanno in questi primi tre mesi dell’anno ricordato agli investitori come i mercati finanziari possano essere soggetti ad oscillazioni ribassiste decisamente più importanti rispetto a quelle che sono state riscontrate negli ultimi anni, sfociando in un aumento abbastanza marcato della volatilità. Ciò comporta da più parti la volontà di coprire i portafogli tramite l’utilizzo di opzioni, certificati d’opzione e futures. Ma questo ha un costo e comporta una riduzione dell’aspettativa di rendimento. Inoltre, la copertura del portafoglio non sostituisce un’ampia diversificazione del portafoglio, che invece risulta essere gratuita. Diversi metodi possono essere utilizzati per diversificare il portafoglio, ma l’enorme complessità presente sui mercati impone un costante monitoraggio degli investimenti, che può essere ottenuto in maniera ottimale con l’utilizzo di soluzioni discrezionali, tra le quali brillano i fondi strategici.