Parco, un sì da Bosco Gurin Ritrovata senza vita la turista svizzera
Venerdì sera, alla presenza delle autorità comunali, il Patriziato di Bosco Gurin si è riunito in assemblea. Fra i temi all’ordine del giorno c’era anche un voto simbolico per lanciare un segnale al Comune di Bosco Gurin e agli altri 7 Comuni promotori del progetto di Parco Nazionale del Locarnese, la cui cittadinanza deciderà in votazione popolare il prossimo 10 giugno se aderire al parco nazionale per la durata di 10 anni. Dopo aver passato in rassegna i pro e i contro con diversi interventi costruttivi dalla sala, l’assemblea patriziale si è espressa a larga maggioranza a sostegno del progetto. Anche se la porzione di Bosco Gurin sarà una piccola superficie di parco nazionale, fungerà da stimolo didattico ed ecologico, in particolare per le giovani e future generazioni, affinché possano avere rispetto della natura e cura del territorio, con la valorizzazione dei sentieri e della preziosa cultura Walser. La gestione del parco nazionale sarà assunta dai delegati di ogni Comune e da quelli dei Patriziati, insieme a un delegato dell’Ente regionale dello sviluppo e di uno dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Il corpo della 58enne turista svizzera, scomparsa la sera del 9 aprile mentre era in vacanza con il marito in un campeggio di Cannobio, è stato trovato sabato pomeriggio nel giardino di una villetta di Traffiume, frazione del comune lacustre. Il ritrovamento da parte dei proprietari milanesi della villetta nel momento in cui sono andati in giardino a raccogliere le fragole. Sul posto i carabinieri di Cannobio. La donna era misteriosamente sparita mentre stava rientrando da una passeggiata all’Orrido di Sant’Anna. Era stata cercata anche con i cani molecolari e dai sommozzatori di Genova. Le ricerche erano state estese in Svizzera, soprattutto nel Canton Zurigo, a Oberglatt dove la donna abitava. Il marito, appena rientrato al domicilio, quando ha appreso del ritrovamento, è tornato a Cannobio, per il riconoscimento ufficiale: la donna sul polso destro aveva il tatuaggio ‘Marie’, il nome della nipotina nata da poco. Inoltre, il cadavere indossava la giacca acquistata al mercato di Cannobio. La vittima, madre di quattro figli, era molto malata. Per accertare la causa del decesso la Procura di Verbania ha disposto l’autopsia.
Pescatore annegato
Sempre da oltre confine giunge notizia di un altro dramma: un 71enne è morto nelle acque del Lago Maggiore, nei pressi di Castelletto Ticino. Era uscito per una battuta di pesca con la sua barca, quando è finito in acqua per cause in corso di accertamento ed è annegato. Il suo corpo è stato portato a riva dalla corrente e poi recuperato.