85 anni fa sul Ceneri si facevano largo le onde medie
Venerdì sera alla Bricola di Rivera alcune decine di soci hanno presenziato all’assemblea dell’Amra, l’Associazione museo della radio. Per l’occasione si è deliberato sulle trattande statutarie e si è approvata all’unanimità tutta la gestione 2017. In apertura però è stata ricordata la figura del socio onorario Mariano Mallè vero e instancabile motore trainante dell’ente. La relazione del presidente Renato Ramazzina ha toccato dapprima il prestigioso anniversario che si è concretizzato il 18 aprile 2018: esattamente 85 anni fa i pochi apparecchi radio sparsi nel Cantone Ticino nelle case dei pionieri delle onde medie, ricevevano la prima trasmissione della ormai leggendaria “Stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri”. Per degnamente sottolineare questo avvenimento sono state allestite, in parecchie località del Cantone, vetrine che raccontano la storia del Museo. Nel Luganese si può osservare la piccola esposizione nell’aula magna delle scuole di Savosa. Ramazzina ha ricordato che lo scorso 1° agosto è stato messo a dimora, proprio nelle immediate vicinanze del museo, e questo per ricordare le onde medie, il segmento più alto dell’antenna Swisscom del Monte Ceneri Cima. A livello internazionale l’Amra partecipa regolarmente ai seminari organizzati dall’Associazione italiana radio d’epoca e in loco è visibile a Lugano Turismo e Ticino Turismo e fa parte dell’Associazione dei musei svizzeri. Oggi nelle varie sale dell’infrastruttura sono esposti oltre 1’100 oggetti e ciò costituisce un patrimonio in continua crescita, tanto più che pochi giorni fa è arrivata una Marconi Wireless del 1914 donata dall’ex direttore di Telecom Zurigo. A far visita al Museo della radio arriva peraltro gente comune e amanti del settore da tutto il mondo – ha concluso il presidente – “ma a noi fa immenso piacere constatare sempre più spesso la visita di scolaresche delle elementari e della scuola media con tanti ragazzi che denotano molto interesse nella direzione dell’ingegneria”.