Troppe occasioni fallite, Rossini e Nganga condannano il Chiasso
Se non segni, non vinci. Di più: quando il calcio è crudele, addirittura incassi. «È brutto da dire, ma a volte, quando sbagli così tante occasioni, poi meriti anche di perdere. Non voglio peccare di presunzione, ma quanti tiri in porta abbiamo fatto? E quanti loro?», si rammarica Baldo Raineri, a fine partita, per le sorti avverse di un Chiasso che per la seconda volta in pochi giorni crea tantissimo, ma incassa le reti dell’Aarau di Rossini e dell’ex Nganga. In una partita tutto sommato equilibrata, i rossoblù si sono resi insidiosi con Fatkic, con Ceesay che in diversi momenti ha sprecato occasioni anche non impossibili, e con Hamadi. A inizio ripresa lo stesso gambiano ha colpito un palo clamoroso. Da una rete non siglata, eccone una fatta, di testa, da Rossini, su assist di un altro ex di turno, Ciarrocchi. Dentro anche Farrugia, e dopo un paio di chance per lui e ancora Ceesay, Nganga, clamorosamente libero chiude i conti. Con un dubbio relativo a un rigore negato dall’arbitro Jancevski sul quale Ranieri ha però preferito non... dilungarsi («Sulla decisione del direttore di gara, tanto, non si torna...»), ecco nel finale l’ennesimo rosso della stagione del Chiasso: l’espulsione di Soumare ha messo fine alle velleità locali, per una sconfitta che ancora una volta i ticinesi non meritavano, come già fu il caso a Wil. Il copione, alla fine, è simile: la difficoltà a segnare la segnalava anche Abascal, che sosteneva come mancasse qualità davanti (per Raineri, invece, essa è superiore a quella della scorsa stagione).
Trofeo Atgs a Belometti
«Sembra di essere tornati ai tempi in cui con l’ex mister si giocava bene ma non si ottenevano risultati», osserva Simone Belometti. Il quale prima dell’incontro, davanti al suo pubblico del Riva IV, ha ricevuto dalla rappresentante dell’Atgs Serena Bergomi il premio ‘Giuseppe Albertini’, assegnato dall’Associazione giornalisti sportivi ticinesi al giovane calciatore ticinese più meritevole della stagione. Un riconoscimento a un talento del calcio regionale che ha saputo ritagliarsi spazio e grande considerazione nella difficile realtà della Challenge League. «Significa che i sacrifici e il lavoro svolti sinora sono stati fatti nella direzione giusta. Questo premio è andato a calciatori che hanno fatto la storia del calcio ticinese», ha commentato il giovane rossoblù.