Lo Xamax torna nell’élite svizzera
Il calcio svizzero ritrova uno dei suoi club storici. Pur senza giocare, in virtù della sconfitta dello Sciaffusa contro il Rapperswil, il Neuchâtel Xamax ha conquistato la promozione in Super League, categoria dalla quale mancava dal 2012 a seguito del crack gestionale dell’allora presidente Chagaev... «È il paradiso – ha commentato il presidente Christian Binngeli subito dopo il verdetto di Sciaffusa – Questa promozione premia il grande lavoro svolto dal comitato, dal settore sportivo, dalle autorità, dai tifosi e dagli sponsor. Se mi avessero detto, quando arrivai alla testa del club, che avremmo ritrovato la Super League nel volgere di sei anni, non ci avrei creduto. Perché a quel tempo ero convinto che lo Xamax non avrebbe mai più avuto i mezzi per giocare nell’élite elvetica». Escluso dalla Super League a gennaio 2012, lo Xamax era ripartito dalla Seconda interregionale nel 2012-13 e l’anno successivo era iniziato un trittico di promozioni che aveva riportato i rossoneri in Challenge League... «Con il senno di poi è stata una buona cosa ripartire dalla Seconda interregionale e non dalla Promotion League come noi avremmo voluto. Anno dopo anno abbiamo imparato a essere più performanti». Il presidente è conscio che in Super League le cose saranno ben più difficili, nonostante il budget passerà da 4 a 7,5 milioni, grazie in particolare ai premi versati dalla Sfl e ad alcuni sponsor che hanno deciso di raddoppiare il loro impegno... «In primo luogo voglio gustarmi il momento, voglio assaporare la grandezza del risultato conseguito. Avremo tempo più in là di far fronte ai problemi della Super League. Quel che posso assicurare è che faremo di tutto per rimanere nella massima divisione. Il nostro biglietto da visita, la chiave del successo, sta nell’aver creato un’identità neocastellana, con giocatori della regione. Altri hanno forse migliori individualità, ma noi abbiamo un’anima».