Avicii: ‘Il mio viaggio e il prezzo da pagare’
Come sempre più spesso accade, al tempo dei social la morte di una star ha un tale effetto deflagrante che, nel bene e soprattutto nel male, rivela molto di usi, costumi e valori della nostra epoca. Il decesso improvviso di Avicii in Oman è forse destinato a restare un mistero, che alimenterà voci, illazioni e complottismi vari con cui ricamare sul suo ritiro dai concerti, sui problemi di salute del passato per abuso di alcol, sul peso del suc- cesso. Sta di fatto che, nei due giorni dopo la morte a soli 28 anni del famosissimo dj-produttore svedese, solo negli Usa la vendita digitale di suoi brani avrebbe avuto un’impennata del 6’000% e quella di dischi del 12’000 per cento. Nel frattempo, per restare nella rete, la sua ex fidanzata ha rimediato una virtuale valanga di insulti dopo aver pubblicato su Instagram uno scambio di messaggi intimi avuto con Avicii. A Emily Goldberg, infatti, come ormai è usanza, non è bastata una foto che la ritraeva con il dj e un messaggio in cui esprimere tutto il suo sconcerto. Le cose più gentili che le sono state dette sono del tipo «Vergognati, vuoi essere famosa?!» o «Vergognati, quei messaggi lui li ha inviati a te e non a tutto l’etere». Per tornare alla musica, in cui si era imposto come nuovo re dell’elettro-housedance, dopo aver iniziato a mixare da adolescente nella sua stanza a Stoccolma, Tim Bergling (il nome di Avicii) era al lavoro su un disco, un concentrato della nuova musica a cui si era dedicato dopo essere sfuggito al palco. Dall’agosto del 2016 Avicii aveva infatti preferito dedicarsi solo alla musica in studio. Così si legge nel suo sito internet: «Noi tutti raggiungiamo un punto nella vita e nella carriera in cui capiamo cosa è più importante per noi. Per me è creare musica. È quello per cui vivo, quello per cui sento di essere nato. La fine dei live, non ha significato la fine di Avicii o della mia musica. Sono tornato nella dimensione dove tutto ha avuto un senso: lo studio. Il prossimo passo riguarderà il mio amore nel fare musica per voi. È l’inizio di qualcosa di nuovo. Spero che vi piaccia tanto quanto me». Quel prossimo passo probabilmente uscirà postumo, dopo che il suo discografico e la sua famiglia si saranno accordati. Per ora restano un mistero le sue parole, pronunciate tempo fa: «Quando mi guardo indietro, penso: wow, ho fatto io tutto questo? È stato il viaggio migliore della mia vita, ma con un prezzo: molto stress e molta ansia per me».