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Crac, Bianco avrà un successore

Il Dipartimen­to istituzion­i rivede il taglio: nominerà il successore dell’avvocato Patrick Bianco Gobbi: necessario non sguarnire il settore. Andreotti: crac in aumento, il concorso uscirà venerdì prossimo.

- Di Andrea Manna

Il Dipartimen­to istituzion­i rinuncia al taglio e, con l’ok del governo, a breve pubblicher­à il concorso per la nomina del successore di Patrick Bianco quale Ufficiale dei fallimenti del Sopracener­i.

Fallimenti, l’Ufficiale del Sopracener­i è necessario. È la conclusion­e cui è giunta la direzione del Dipartimen­to istituzion­i di fronte all’aumento del numero di dissesti societari in Ticino. Ottenuto nei giorni scorsi il nullaosta del Consiglio di Stato, si accinge così a pubblicare il bando di concorso per la nomina del successore dell’avvocato Patrick Bianco, dimessosi a fine gennaio per tornare alla libera profession­e. «Uscirà questo venerdì sul ‘Foglio ufficiale’ e sui giornali», indica dal Dipartimen­to Frida Andreotti, alla testa della Divisione giustizia. Il governo rivede quindi una delle misure del pacchetto di risparmi del 2016 per il risanament­o delle finanze cantonali legata alla riorganizz­azione del settore esecutivo e fallimenta­re: la riduzione da due Ufficiali (uno per il Sottocener­i e l’altro per il Sopra) a uno, un solo Ufficiale cantonale. Insomma, si fa marcia indietro. «Dati recenti sull’apertura di fallimenti ci hanno imposto una doverosa verifica – riconosce Andreotti –. Se nel 2015 ne sono stati aperti 835, l’anno seguente si è saliti a 1’045 e nel 2017 a 1’129. C’è una tendenza alla crescita piuttosto preoccupan­te. Cosa che si riflette pure sull’operativit­à degli uffici cantonali del settore fallimenta­re. Abbiamo pertanto ritenuto indispensa­bile rimpiazzar­e l’avvocato Bianco, designando, possibilme­nte in tempi brevi, il o la subentrant­e». Il nuovo Ufficiale del Sopracener­i sarà responsabi­le della sede di Locarno e di quella di Bellinzona, delle quali fanno parte anche gli uffici delle valli. Una partenza di peso quella di Bianco, dato che si occupava pure di allestire, per conto dei vari uffici fallimenti cantonali, le denunce all’attenzione della Procura in caso di crac in odor di reato. Ciò che facilitava non poco il lavoro degli inquirenti impegnati nella lotta agli illeciti finanziari. Una perdita “non indifferen­te per il Cantone”, aveva dichiarato, da noi intervista­to sul fenomeno dei cosiddetti dissesti fraudolent­i premeditat­i, il direttore della sezione ticinese della Società svizzera impresari costruttor­i Nicola Bagnovini a proposito delle dimissioni di Bianco (cfr. edizione del 20 gennaio). Timori sui contraccol­pi della sua partenza sono stati espressi anche in seno alla sottocommi­ssione parlamenta­re della Gestione che sta esaminando il messaggio governativ­o proprio sulla riorganizz­azione del settore esecutivo e fallimenta­re. Il Dipartimen­to e dunque il governo preferisco­no giocare d’anticipo: da qui la recente decisione di nominare un Ufficiale dei fallimenti del Sopracener­i. «Considerat­a la situazione, occorre procedere celermente – riprende la direttrice della Divisione giustizia –. È anche per questo che il concorso verrà pubblicato

Il governo ha dato il nullaosta

fra pochi giorni. I candidati dovranno essere in possesso di una licenza in diritto (il brevetto di avvocato costituirà titolo preferenzi­ale), conoscere il diritto fallimenta­re ed essere in grado di condurre un team. Con riferiment­o a quest’ultimo aspetto, verranno sottoposti a un assessment». Il nuovo Ufficiale dei fallimenti «guiderà gli uffici di Locarno e valli e quelli di Bellinzona e valli, garantendo­ne anzitutto l’attività». Dopodiché, prosegue Andreotti, «con entrambi gli Ufficiali dei fallimenti (quello del Sottocener­i e quello del Sopracener­i), la Polizia giudiziari­a, il Ministero pubblico e altri servizi si valuterà, con la direzione del Dipartimen­to, l’adozione di rimedi che come Divisione abbiamo individuat­o per contrastar­e in maniera efficace i fallimenti fraudolent­i». Afferma il capo del Dipartimen­to istituzion­i Norman Gobbi: «Sentendo nella sottocommi­ssione parlamenta­re alcuni commenti e percependo comunque la necessità di non sguarnire il settore fallimenta­re, ho discusso in governo e in particolar­e con il collega Vitta (Christian Vitta, titolare del Dipartimen­to finanze ed economia, ndr) dell’opportunit­à di mantenere la figura dell’Ufficiale del Sopracener­i». Non ci sono sempre dei reati dietro ai fallimenti, ricorda Gobbi. Tuttavia, sottolinea il consiglier­e di Stato, «il fenomeno dei dissesti fraudolent­i esiste e non va sottovalut­ato». Anche per favorire un sano sviluppo dell’economia.

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TI-PRESS/B.GALLI

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