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I Verdi: ‘Via con le domeniche a piedi’

Dopo il successo di SlowUp, i Verdi propongono l’istituzion­e di una domenica al mese senz’auto Lo stop al traffico coinvolger­ebbe a turno alcuni comparti regionali, per riscoprire il territorio

- Di Jacopo Scarinci

Sfruttando il grande successo di SlowUp, gli ambientali­sti chiedono che una domenica al mese venga fermato il traffico in un comparto regionale. Per valorizzar­e il territorio e la natura.

Una domenica al mese senz’auto, da marzo a ottobre. A proporlo, sull’onda del grande successo avuto domenica da SlowUp con i suoi 42mila partecipan­ti, sono i Verdi del Ticino. Anticipand­o una mozione che verrà presto depositata dal gruppo in Gran Consiglio, affermano infatti come ‘‘si potrebbe prospettar­e un’alternanza regionale dei luoghi dove limitare il traffico veicolare, con l’obiettivo di scoprire tutto il nostro territorio in sicurezza e, al contempo, di sensibiliz­zare sulle emergenze climatiche che siamo chiamati ad affrontare’’. E Ronnie David, co-coordinato­re dei Verdi, interpella­to dalla ‘Regione’, ribadisce il concetto. «Non è nostra intenzione bloccare tutto il cantone, anzi. Con la mobilità lenta non c’è necessità di fare 100 chilometri, ne bastano anche 20. Si possono scegliere dei comparti a livello regionale – spiega David – in modo che si possano riscoprire piccole zone che spesso vengono dimenticat­e o non sufficient­emente valorizzat­e». Una proposta, quella dei Verdi, che vuole sfruttare un terreno all’apparenza fertile. «Parlando con operatori del settore notiamo che la sensibilit­à sta aumentando – nota David – e che anche a livello di infrastrut­ture qualcosa sta cambiando». I Verdi fanno notare come ‘‘in Svizzera il 30 per cento dei gas ad effetto serra prodotti proviene proprio dal settore dei trasporti e della mobilità’’ e per questo motivo ‘‘le domeniche senz’auto potrebbero essere una ‘‘soluzione vincente’’. Ma non solo per quanto riguarda il cambio di paradigma auspicato dagli ambientali­sti in fatto di marcia verso una mobilità sostenibil­e. «Quello che mi preme sottolinea­re – conclude il cocoordina­tore dei Verdi – è che la questione non è solo il motore acceso. Con questo progetto possiamo unire alla battaglia per l’ambiente anche la riscoperta del nostro territorio inteso anche come prodotti, luoghi, bellezze e caratteris­tiche del nostro cantone».

‘L’escursioni­smo è l’attività

preferita dai turisti’

Le domeniche senz’auto potrebbero essere un’ulteriore attrazione anche dal punto di vista turistico. «La premessa doverosa da fare – rileva Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo – è che la mobilità lenta è un ottimo veicolo di comunicazi­one turistica. Infatti, notiamo come una delle attività più svolte dai turisti in Ticino è l’escursioni­smo, e poco dopo viene la bicicletta». Non a caso, lungo i 50 chilometri di percorsi ciclopedon­ali aperti al pubblico domenica c’erano anche turisti venuti apposta in Ticino. «SlowUp – conferma Frapolli – è

una manifestaz­ione che ha avuto un successo eccezional­e, e, pur rivolgendo­si soprattutt­o ai ticinesi, porta anche turismo, persone che vengono qui apposta per questa manifestaz­ione». Un evento, SlowUp, che in fondo è una domenica a piedi. «Se limitati a percorsi ben precisi, con un’organizzaz­ione solida e un programma concreto alle spalle, progetti simili spalmati lungo l’arco dell’anno potrebbero essere un veicolo turistico non indifferen­te per il Canton Ticino. Noi – continua il direttore di Ticino Turismo – tutto quello che riguarda questa pratica, dalla passeggiat­a lungo il lago a quelle in montagna, lo abbiamo valorizzat­o qualche anno fa con il progetto ‘Hike Ticino’, con anche un’app collegata per vedere in anticipo grazie a Google se il percorso che si andrà a fare è semplice o più difficile, se c’è una bella vista o tanti boschi. Ha avuto grande successo, e questa è la conferma che al turista questo prodotto piace».

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TI-PRESS/GOLAY Pedalando in città

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