laRegione

Fiaccolata di amici ricordando Beppe

Giubiasco: in 250 ieri sera alla fiaccolata in memoria di Giuseppe Ödün, morto giovedì in stazione Con lettere e biglietti, birre e sigarette, fiori e immagini: il 18enne nelle parole e nei pensieri di chi gli era amico

- Di Marino Molinaro

Decine di messaggi appesi sugli orari dei treni e una fiaccolata con ben 250 partecipan­ti, ieri sera, per ricordare il 18enne Giuseppe Ödün morto giovedì scorso in stazione urtato da un treno.

«Anche se tutto andava male, sorridevi. E quando qualcuno stava male, c’eri sempre!». «Pochi giorni fa eravamo al Pala e mi dicevi ‘Si sbarca su Pinnacoli?’». «Una lettera non basta per dirti quanto ci manchi e quanto ti vogliamo bene. Lassù troverai la pace che cercavi». «Avevamo programmat­o un casino di cose. Rimetti le cuffie fratello, e ascolta la traccia». Decine di fogli e biglietti appesi sopra gli orari dei treni. Fotografie e frasi d’addio o arrivederc­i. Anche una bevanda energetica e alcune birre, di cui una decorata con l’immagine di Cristo. E poi fiori, sigarette, cuori, candele, una maglietta e una sua foto cui sono state aggiunte delle ali. Al binario 3 della stazione Ffs di Giubiasco, dove giovedì scorso è stato investito mortalment­e il 18enne Giuseppe Ödün che abitava in paese con i genitori, i suoi amici lo hanno ricordato con frasi di affetto. I passeggeri si fermano a leggere: alcuni non capiscono, perché sono turisti e non parlano italiano, altri commentano con rispetto e salgono sul primo TiLo. Nei biglietti molti accenni alle serate trascorse insieme ascoltando musica, giocando alla Play e facendo quello che molti giovani a quell’età fanno e vogliono fare: divertirsi insieme. Non mancano poi alcuni accenni ai problemi della vita, quelli con cui molti adolescent­i prima o poi si vedono confrontat­i, dalla mancanza di soldi per soddisfare i propri desideri alla necessità di conseguire il diploma di scuola media per finalmente iniziare un tirocinio. Era l’obiettivo che Beppe si era prefissato di raggiunger­e. Qualche suo amico lo sottolinea: «Proprio adesso che ci stavi riuscendo!». Gli amici hanno organizzat­o ieri sera una fiaccolata – ben 250 le persone presenti – partita dal posteggio della stazione Ffs e conclusasi all’Angolo d’Incontro messo a disposizio­ne dalla locale Parrocchia. Un modo per ricordarlo e tenerne viva la memoria, prima del funerale che si svolgerà stamane (martedì) alle 11 nella chiesa di San Giobbe a Giubiasco con rito aramaico.

L’inchiesta conferma la distrazion­e

Sul fronte inchiesta, le testimonia­nze raccolte dalla polizia sono orientate a confermare la fatale distrazion­e che avrebbe all’improvviso mosso Giuseppe Ödün contro il treno a lunga percorrenz­a che alle 15.30 stava transitand­o alla velocità di 80 km/h sul binario 3 di Giubiasco. Un dettaglio che potrebbe avvalorare la tesi dell’incidente, e non di un gesto volontario, riguarda le cuffie che il giovane in quel momento aveva alle orecchie e collegate al proprio cellulare. Probabilme­nte stava ascoltando musica. Pochi istanti prima aveva informato un amico che il treno TiLo era in ritardo. La conclusion­e, per ora parziale, cui sono giunti gli inquirenti è che intraveden­do un treno sopraggiun­gere, l’avrebbe confuso con quello che aspettava, mentre in realtà si trattava di un diretto. Letale la testata con cui ha colpito la fiancata. Ai familiari e amici ‘laRegione’ esprime il proprio sentimento di cordoglio.

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TI-PRESS/GIANINAZZI I messaggi lasciati sul binario 3

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