laRegione

Nomina Ufficiale dei fallimenti, decisione saggia

- Di Andrea Manna

Quando nello Stato una misura di risparmio rischia di rivelarsi controprod­ucente per lo Stato stesso, è cosa saggia stralciarl­a. Bene allora hanno fatto Dipartimen­to istituzion­i e governo a decidere di pubblicare il bando di concorso per la sostituzio­ne di Patrick Bianco, tornato tre mesi fa all’avvocatura, e dunque per la nomina dell’Ufficiale dei fallimenti del Sopracener­i. Si rinuncia così a un taglio, prospettat­o qualche anno fa da questo governo per rimettere in sesto le casse cantonali, in un settore, quello fallimenta­re, assai importante, delicato. Il numero dei dissesti societari è infatti in aumento. Sia chiaro: non tutti i crac sono da ricondurre alla cattiva gestione o ad altri illeciti previsti dal Codice penale. Ci sono però imprendito­ri – meglio, sedicenti imprendito­ri – che del fallimento fanno una profession­e. È una realtà anche in Ticino, che oltretutto cagiona costi non indifferen­ti alla comunità, per esempio in termini di contributi assicurati­vi e imposte non versati. Prima di dimettersi, Bianco collaborav­a anche con la Procura segnalando­le dissesti sospetti. Decidere di sostituirl­o è un atto di responsabi­lità verso gli imprendito­ri che operano nel rispetto della legge (e sono la maggior parte) e la collettivi­tà in generale. Che va protetta dai pericolosi faccendier­i.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland