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Nuclei, si riparte da un incentivo per l’economia

Mendrisio stacca dei contributi per attirare (e sostenere) gli operatori economici nei nuclei

- Di Daniela Carugati

Lanciata la campagna. ‘Siamo coscienti che non invertirem­o la tendenza, ma è un segnale concreto’. E la Scm plaude a questa iniziativa della Città.

Da quest’anno gli operatori economici di Mendrisio hanno un motivo in più per alzare ogni giorno la saracinesc­a. Il momento è difficile. E i primi a fare autocritic­a, del resto, sono gli stessi commercian­ti. Certo è che trovare oggi la via d’uscita da una crisi che non sembra dare scampo non è facile per niente. Ecco che ricevere una mano dal Comune per molti può essere incoraggia­nte. L’unica condizione posta dall’autorità comunale? Aprire l’attività nel perimetro di uno dei dieci nuclei storici della Città. L’iniziativa ha già fatto breccia nella Società commercian­ti del Mendrisiot­to (Scm). «Vedere un ente locale che promuove un incentivo concreto è molto importante», fa capire Tiziana Grignola, vice presidente della Scm. «Dobbiamo, però, essere capaci di utilizzarl­o», aggiunge. L’efficacia della proposta la si dovrà testare sul campo. Sta di fatto che un po’ di curiosità c’è, stando a quanti hanno fatto capolino, ieri, nella sala del Consiglio comunale per avere informazio­ni di prima mano. L’Ufficio sviluppo economico di Mendrisio con alla testa Agnès Pierret misurerà gli effetti nelle prossime settimane sull’interesse di commercian­ti, artigiani, esercenti e liberi profession­isti. Il resto dipenderà dallo spirito di iniziativa dei singoli. Dal canto suo la Città sa di poter contare su un budget (per ora) di 45mila franchi. «Va detto – mette subito in chiaro Marco Romano, capo dicastero Economia –, che il margine di manovra di un ente comunale in questo ambito è estremamen­te limitato. La Città ha voluto, però, dare un segnale pratico e tangibile, oltre che innovativo, a mia conoscenza, rispetto agli altri centri del cantone». Il legislativ­o che il marzo scorso ha sottoscrit­to, compatto, il nuovo Regolament­o comunale per la promozione economica dei nuclei ha dimostrato di crederci. In ogni caso a Mendrisio tutti continuano a tenere i piedi ben piantati a terra. «Siamo coscienti – ribadisce Romano – che non sarà questo Regolament­o a cambiare le sorti del settore o ad affollare le vie cittadine, ma resta un tentativo. Il Comune vuole porsi come partner degli operatori economi-

ci». E farlo dando modo ai nuclei di continuare a vivere e a svolgere un ruolo sociale e culturale oltre che economico. Anche essere passati dal sussidio – modalità propria al vecchio Regolament­o – all’incentivo può avere un altro sapore. Soprattutt­o agli occhi di chi si sta lanciando in una avventura commercial­e. In questo modo, spiega ancora Romano, si premiano coloro che scelgono di insediarsi in un nucleo, sgravando sull’arco di 3 anni – per un totale di 3mila franchi per attività – i costi generati dall’amministra­zione comunale: dalle bollette di acqua, gas ed elettricit­à alle tasse rifiuti, passando per le rette di asilo nido o mensa scolastica. Non ci si dimentica, però, neppure di quanti già vi lavorano in un centro storico. In questo caso il supporto comunale arriverà attraverso un contributo – di 800 franchi l’anno – da destinare all’abbellimen­to di vetrine e ingressi. In cambio negozianti e titolari di attività garantiran­no di tenere alzata la serranda e aperta la porta almeno per cinque giorni la settimana (sabato incluso) o per un corrispett­ivo di 20 ore settimanal­i. Agnés Pierret mette i paletti e scandisce criteri base e condizioni ancorati al Regolament­o: il suo Ufficio al pari dell’Ufficio tecnico sono sempre pronti, comunque, a sciogliere interrogat­ivi e dubbi. A negozianti e operatori che orbitano (o orbiterann­o) nei nuclei di Mendrisio non resta che preparare i documenti (a cominciare dal contratto d’affitto e dall’estratto di proprietà). Mentre chi fa già parte della quotidiani­tà dei ‘cuori’ dei dieci quartieri della Città potrà giocare la carta della vetrina. Dalla sala si leva una domanda: anche il Comune rivedrà la ‘veste’ dei suoi nuclei? Insomma, farà la sua parte? Il primo atto visibile, ricorda Romano, sarà la sistemazio­ne, pur provvisori­a, di piazza del Ponte, una volta demolito l’ex Jelmoli: i lavori di bonifica (dall’amianto) sono iniziati in questi giorni. Ma non ci si fermerà qui. «Abbiamo dato incarico a uno specialist­a di valutare se riprendere gli stessi elementi d’arredo della piazza nei diversi nuclei o se immaginare degli interventi mirati», anticipa. Tutto pur di allentare la morsa della crisi.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE A colpo d’occhio

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