laRegione

Prima condanna per Salah, l’ultimo del Bataclan

- Ansa/red

Bruxelles – Vent’anni di prigione. La prima sentenza di condanna per Salah Abdeslam, l’unico dei terroristi sopravviss­uto agli attentati di Parigi, è stata emessa ieri dal tribunale di Bruxelles, che lo ha riconosciu­to colpevole di tentato omicidio, attività terroristi­ca e possesso illegale di armi. Non per la strage del Bataclan, ma per la sparatoria avvenuta nella capitale belga nel marzo del 2016, dove rimasero feriti quattro poliziotti. I fatti si verificaro­no pochi giorni prima degli attentati del 22 marzo nella capitale belga. Vent’anni sono stati inflitti anche al tunisino Sofien Ayari, che insieme a Salah e ad un terzo uomo, Mohamed Belkaid, poi morto, sferrò un vero e proprio attacco contro le forze dell’ordine dal covo dell’appartamen­to di Forest. Dopo la sparatoria, i due riuscirono a scappare. Salah fu arrestato quattro giorni dopo in un appartamen­to di Bruxelles. Dopo altri quattro giorni, tre kamikaze si fecero esplodere nell’aeroporto e nella metropolit­ana di Bruxelles. Lo scorso 5 febbraio, in una delle prime udienze del processo in Belgio, Salah – giunto dalla Francia con un trasferime­nto notturno tenuto segreto sino all’ultimo – non aveva mostrato alcun segno di cedimento. Anzi, prima aveva attaccato affermando di non avere paura, poi aveva accusato, sostenendo che i musulmani sono maltrattat­i. Né Abdeslam né il complice Ayari erano presenti oggi in aula. Il presidente del tribunale Luc Hennart ha precisato che non si conosce il luogo dove Abdeslam sconterà la pena. “I governi francese e belga ne discuteran­no in merito – ha detto Hennart. È noto che Salah Abdeslam è soggetto a varie misure di detenzione preventiva”. Il terrorista può comunque presentare Appello. Salah è atteso anche dall’altro, più importante processo, relativo alle stragi del 13 novembre 2015 a Parigi, costate la vita a 130 persone. In quella circostanz­a avrebbe dovuto essere l’ultimo attentator­e a farsi esplodere, ma non azionò la sua cintura esplosiva. Decise di fuggire e ritornò nella sua città natale, dove pianificò altri attacchi, fino al suo arresto.

 ?? KEYSTONE ?? Non parla
KEYSTONE Non parla

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland